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Watchmen - Il capolavoro del genere supereroistico

Creato il 21 maggio 2013 da Dennyb @Denny_B1
Watchmen

Watchmen - Il capolavoro del genere supereroistico

Fonte foto: www.cineclandestino.it


"Questa notte è morto un comico a New York, 
qualcuno sa perché?... Qualcuno sa?..."


Io non leggo i fumetti. Sfoglio di tanto in tanto Dylan Dog per gustarmi le battute di Groucho Marx, il caro detective dell'incubo è troppo figo e se ne fa troppe di gnocche per potermi stare simpatico, e poi non abbiamo nessuna affinità io e lui, se non che in questi ultimi nove giorni faccio degli incubi terribili a causa di una certa persona di cui non faccio il nome. I fumetti che parlano di supereroi non li amo particolarmente, posso apprezzarne i disegni, ma al primo svolazzar di mantello chiudo il libro e arrivederci e prego. Ma tolta questa inutile ouverture per me Watchmen è un capolavoro. Forse il più bel film sul genere supereroistico. Sì: più bello de Il cavaliere oscuro.


Watchmen - Il capolavoro del genere supereroistico

Nel 1938 viene formato il gruppo dei Minutemen, composto da vigilanti mascherati, allo scopo di combattere il crimine, e parecchi anni dopo viene formato quello dei Watchmen. Nel 1986 in  un America alternativa, dove Nixon ha vinto le elezioni per la terza volta e gli Stati Uniti hanno vinto la guerra del Vietnam, un decreto legge vieta gli Watchmen di vigilare nelle strade, e un agente governativo, Edward Blake alias Il Comico (Jeffrey Dean Morgan), viene ucciso nella sua abitazione. Rorschach (Jackie Earle Haley), supereroe mascherato che bazzica nei bassifondi e che annota tutto sul suo diario, ipotizza che qualcuno abbia intenzione di voler uccidere tutti gli eroi mascherati rimasti, così avverte il Dr. Manhattan (Billy Crudup), Laurie Jupiter alias Spettro di Seta (Malin Akerman) e Daniel Dreiberg alias Gufo Notturno II (Patrick Wilson) che a sua volta avverte il plurimiliardario ed ex vigilante Adrian Veidt alias Ozymandias (Matthew Goode) che rimane scettico e respinge i sospetti avanzati da Rorshach. Andando avanti però i suoi sospetti saranno sempre più fondati...

Watchmen - Il capolavoro del genere supereroistico

I film sui supereroi sono sempre tutti uguali: cambia solo l'eroe di turno che deve salvare il mondo dal cattivo di turno. Ma Watchmen è diverso. E' originale. Sorprendente. Emozionante. Bellissimo. Un mio caro amico blogger finora ci ha azzeccato due volte. Ha scritto le recensioni sia di Watchemen sia di Hero facendomi venir voglia di vederli e le aspettative che mi sono fatto leggendole non mi hanno deluso una volta visti i film. La regia è ispirata - meravigliosa la scena iniziale dello scontro tra il Comico e il misterioso assassino, con le mosse a rallentatore e la musica soffice e leggera così estranea alla violenza che ruota attorno ai due personaggi. 

Watchmen - Il capolavoro del genere supereroistico

Appunto i personaggi sono i punti di forza: ognuno è caratterizzato come si deve, dai buoni al cattivo dal piano geniale che fino alla fine non si svela, ma il più bello, almeno per me, è sicuramente Rorschach: l'eroe dalla voce roca (grande il doppiatore!) errante nei bassifondi della città che annota ogni cosa nel suo diario e che si ostina a tenersi stretto la sua maschera. La sceneggiatura è costellata da un paio di frasi niente male ("Tu ti nascondi in piena luce", Rorschach a Gufo Notturno II, o  sempre lui: "[..] e le puttane e i politici leveranno lo sguardo gridando 'Salvaci!'... E io dall'alto gli sussurrerò: 'No.'") oppure il Dr. Manhattan che quando apre bocca non parla mai a sproposito, e sciorina lezioni di filosofia niente male, pur trovando questo personaggio a tratti odioso, o Il Comico, forse il personaggio più difficile, però facilmente classificabile nella categoria Stronzi - ve ne accorgerete - che risponde alla domanda di Dan Dreiberg "Cos'è successo all'America? Che ne è stato del Sogno Americano?" così: "Si è avverato. Lo stai guardando. E ora facciamo vedere a questi buffoni che facciamo sul serio"

Watchmen - Il capolavoro del genere supereroistico

Poi c'è il piano del cattivo: crudele e geniale. Ma è poi lui il cattivo? O sono le persone potenti che durante la Guerra Fredda si lanciavano frecciatine politiche sempre più vicine al tasto rosso che avrebbe sganciato la bomba atomica e raso al suolo città intere? Watchmen fa riflettere su questo e non solo: è un film che sfregia in maniera definitiva con bellezza e intelligenza  tutte le altre pellicole sui supereroi. Un capolavoro.
Qui di seguito la scheda film (fonte Wikipedia):
Titolo originale: Watchmen
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: USA
Anno: 2009
Durata: 162 min (versione cinematografica)
186 min (director's cut)
215 min (ultimate cut: director's cut + I racconti del vascello nero)
Genereazione, fantascienza, supereroi, noir
Regia: Zack Snyder
Soggetto: dal romanzo a fumetti di Alan Moore e Dave Gibbons
Sceneggiatura: David Hayter, Alex Tse
Produttore: Lawrence Gordon, Lloyd Levin, Deborah Snyder
Produttore esecutivo: Thomas Tull, Herb Gains
Fotografia: Larry Fong
Montaggio: William Hoy
Effetti speciali: Quantum Creation FX, Drac Studios, Moving Picture Company, Intelligent Creatures, CIS Hollywood, New Deal Studios
Musiche: Tyler Bates
Scenografia: Alex McDowell
Costumi: Michael Wilkinson
Trucco: Anji Bemben, Rosalina Da Silva, Jim Knell, Harvey Lowry, Todd Tucker

Interpreti e personaggi:

Billy Crudup: Dottor Manhattan/Jon Osterman
Patrick Wilson: Gufo Notturno/Daniel Dreiberg
Jackie Earle Haley: Rorschach/Walter Kovacs
Malin Akerman: Spettro di Seta/Laurie Juspeczyk
Carla Gugino: Sally Jupiter
Matthew Goode: Ozymandias/Adrian Veidt
Jeffrey Dean Morgan: Il Comico/Edward Blake
Stephen McHattie: Hollis Mason
Matt Frewer: Moloch/Edgar Jacobi

Doppiatori italiani:

Alessio Cigliano: Dr. Manhattan/Jon Osterman
Loris Loddi: Gufo Notturno/Daniel Dreiberg
Massimo Rossi: Rorschach/Walter Kovacs
Domitilla D'Amico: Spettro di Seta/Laurie Juspeczyk
Ilaria Stagni: Sally Jupiter
Francesco Bulckaen: Ozymandias/Adrian Veidt
Angelo Maggi: Il Comico/Edward Blake
Dario Penne: Hollis Mason
Oliviero Dinelli: Moloch/Edgar Jacobi

Denny B.


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