2005: Water di Deepa Mehta


Candidato all’Oscar 2007 come miglior film straniero, vincitore del Toronto International Film Festival, patrocinato da Amnesty International nell’ambito della campagna “Mai più violenze sulle donne“, definito giustamente da Il Giornale “un film dolente, audace e moderno”.
Visivamente è uno splendore… ma non è l’unico merito. Raramente l’India è stata ritratta con tanta verità, un’India in cui bellezza e oppressione, poesia e crudeltà, magia e superstizione, speranza e dolore, ribellione e rassegnazione, idealismo e prostituzione convivono in un mix che desta continuamente stupore: suggestivo e affascinante al massimo.
Siamo alla fine degli anni 30: il dominio inglese comincia a scricchiolare, il messaggio gandhiano si fa sempre più pressante, il vecchio è duro a morire ma il nuovo avanza (lentamente ma inesorabilmente). Vige la tradizione Indù: la vedovanza è un condanna. Le vedove hanno tre possibilità. “Primo: ardere sulla pira del consorte. Secondo: sposare il fratello del defunto, posto che il defunto abbia un fratello e la famiglia dia il consenso. Terzo: vivere un’esistenza di privazioni, onde scontare i peccati che hanno provocato la morte del consorte” (Mariarosa Mancuso). Water descrive mirabilmente la vita delle vedove costrette ad isolarsi dalla società… senza poter neppure toccare chi passi loro vicino: ma non è solo un film sulla condizione femminile in India, è piuttosto un inno al coraggio e alla resistenza (contro secolari abusi) della donna, al suo anelito (colmo di remore e ostacoli) alla libertà e all’uguaglianza. Una denuncia, com’è nelle abitudini di Deepa Mehta (nata in India ma trasferitasi in Canada fin dagli anni 70), decisa ma non urlata… e quindi più efficace.
Toccante e coinvolgente, un grande film di impegno civile che nobilita il grande schermo. Plauso a tutte le magnifiche interpreti, nessuna esclusa.
p.s.
Notevoli le difficoltà della regista nel realizzare il film (…ci sono voluti ben cinque anni), difficoltà che sua figlia ha raccontato nel libro Shooting Water: A Mother-Daughter Journey and the Making of the Film.
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