Magazine Diario personale
Io non lo so da dove vengo.So dove sono nato, dove sono cresciuto.So la scuola che ho frequentato, grossomodo i voti che prendevo, dove andavo bene e dove invece no.Ricordo i volti e i modi delle persone che ho incontrato. Le facce. Le espressioni.Ho alcune foto chiuse in un cassetto di quando ero piccolo, biondo con gli occhi chiari.Ricordo tutte le figuracce che ho fatto e potrei elencare una ad una quelle volte che sarei voluto farmi piccolo piccolo e mandare indietro il tempo per cancellare l'accaduto.Ricordo le volte che sono caduto e che mi sono fatto male, le cicatrici, il sangue.
Ma nonostante tutto questo, io, non lo so da dove vengo.Forse vengo dal bosco, dove vado a passeggiare quando voglio stare solo. Io e me.Forse vengo dal vento, per come sono effimero.Forse dalla pioggia, per come mi butto giù o per come accarezzo le cose.Forse dalla notte per come avvolgo tutto nel buio e nel silenzio.
Ma i miei ricordi più vivi sono cose che, a pensarci, non hanno nessuna importanza: il modo in cui dicevo "ho tre anni", la sabbia vicino la strada dietro la scuola dove giocavamo a pallone, i calzini sporchi della sabbia rossa del campo di calcio del mio paese, il bancone metallico del Bar, una curva di una strada di campagna....cose così, insomma.A pensarci bene, io, non lo so... da dove vengo.