La tendenza - o sensibilità camp viene categorizzata nel 1964 da Susan Sontag, in un articolo dal titolo "Note su Camp". Perchè riprenderla ora, quindi?
Ieri ho parlato di anarchia nelle passerelle, riferendomi implicitamente alla moda uomo che abbiamo visto poco più che una settimana fa e alla moda donna di settembre - sono curiosa di vedere che sorprese ci riserva la prossima fashion week milanese. Intanto però parlare di sensibilità camp mi serve oggi per riflettere su alcune cose. Il camp nasce nel mondo gay e parte dal presupposto che "qualcosa può essere bello proprio perchè è orribile" e qui cito apertamente un saggio contenuto in "Estetica della Letteratura" di Fusillo.
Mi sembra che la definizione in sè dia già un idea precisa di ciò a cui mi riferisco. Cose che esulano dal buon gusto, dall'eleganza, dalla classe che però piacciono ai più, e che fanno tendenza, vengono copiate, ricopiate, reinventate dando vita a qualcos altro e costruendo così un mood, una tendenza, un filone.
Un esempio? Jean-Paul Gaultier; Alexander McQueen indossato da Lady Gaga (penso ai video di Bad Romance, o ancor di più Alejandro); le Armadillo Shoes, oppure le Lita di Jeffrey Campbell.
Piacciono? Si, perchè sono brutte.
La tendenza continua ad essere il camp oggi più che mai, che fa del corpo e dell'abbigliamento il luogo prescelto, la sede della propria espressione. Espressione che avviene attraverso gli opposti, lo scardinamento, le pratiche di nascondimento e non da ultimo il travestimento e la performance - creando così delle icone che hanno come primo scopo quello della fascinazione - entrando prepotentemente nell'immaginario del pubblico anche in quello sessuale, perchè il corpo dell'idolo camp è anche un feticcio e gioca sulla pratica dell'indifferenziazione della sessualità. E Lady Gaga ne è ancora un esempio.
In questi anni l'estetica e la sensisbilità si sono modificati producendo talvolta dei mostri, dei mostri che però ottengono successo. Questo non vuol dire che il buon gusto è morto, ma solo che la sensibilità estetica si amplia, - il bello non è più l'obbiettivo primario; il brutto, il deviato ha qualcosa che innegabilmente attrae e che libera l'immaginazione. Come disse qualcuno: "Possiamo scrivere per farvi sognare oppure per scatenare i vostri peggiori incubi".