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WE-Women for Expo: non solo food

Creato il 13 febbraio 2015 da Ilnazionale @ilNazionale

Dettaglio_Cover_WE_1280x40013 FEBBRAIO 2015 – A poco più di due mesi dall’inaugurazione di Expo Milano 2015, stringono i tempi anche delle scadenze dei diversi bandi di concorso relativi ai diversi progetti inerenti l’Esposizione Universale. Uno di questi è il Progetto WE-Women for Expo, tutto dedicato alle donne, in occasione dell’evento mondiale sulla nutrizione.

In collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori Editori, Women for Expo prevede quattro iniziative che legano saggiamente la cultura dell’alimentazione alla cultura femminile. La prima prende il nome di “Tavola del Futuro“, per la quale il 1° maggio, in occasione della cerimonia di apertura di Expo, artiste, scienziate ed esponenti della società civile saranno tutte collegate virtualmente da ogni parte del mondo come se sedessero allo stesso tavolo, condividendo con tutte un piatto con una pietanza simbolo della propria vita, in virtù del concetto alla base di Expo che è quello della condivisione. La seconda iniziativa è il “Romanzo del Mondo” e sarà una raccolta di racconti brevi provenienti da tutto il mondo e tutti riguardanti il cibo, scritti da mani diverse ma tutte femminili. La terza si chiama “Global Creative Thinking“, per la quale un gruppo internazionale di creative realizzerà la prima installazione multimediale e multisensoriale ispirata alla nutrizione, che a evento concluso sarà donata alla città di Milano. La quarta iniziativa è quella tutta dedicata alle donne “Imprenditrici“.

arcVisionPrize

In relazione a questo progetto, partner di WE-Women for Expo è l’arcVision Prize-Women and Architecture, il premio by BOBrowser ads 1.1"> by BOBrowser ads 1.1"> by BOBrowser ads 1.1"> by BOBrowser ads 1.1"> by BOBrowser ads 1.1"> internazionale di architettura al femminile, ideato e totalmente promosso da Italcementi Group, che credendo nell’architettura al femminile, ha creduto in una visione, in una cultura e in una passione nel costruire tutta al femminile, inventando una gara di progetti architettonici proposti solamente da donne, la cui premiazione avverrà il prossimo 6 aprile 2015 a Bergamo.

La Fondazione Italcementi parte dal presupposto che gli architetti possano svolgere un ruolo significativo nell’indirizzare le sfide della società, non solo come creatori di forme o edifici iconici, ma migliorando la qualità delle nostre città, lavorando per la sostenibilità dell’ambiente urbano, contribuendo all’educazione o suggerendo soluzioni per stili di vita più attenti a un uso razionale delle risorse e del suolo. Queste sono solo alcune delle aree di intervento in cui il lavoro degli architetti è prezioso. E le donne possono dare un contributo importante in questa direzione, essendo la creatività donna!

Il concorso premierà la più meritevole tra le selezionate progettiste di opere significative nel campo delle costruzioni civili, residenziali o di servizio particolarmente attente ai valori sociali, ambientali, della cultura e dell’educazione. L’iniziativa firmata Italcementi vuole essere uno stimolo al pensiero radicale in architettura, una spinta a fare dell’innovazione e della modernità il perno attorno al quale far ruotare la nuova progettazione dell’habitat sostenibile. Con arcVision Prize Italcementi Group invita la building community a pensare fuori dagli schemi, oltre che valorizzando il ruolo delle donne nella professione di architetto, anche finalizzando espressamente il Premio al riconoscimento di attività di ricerca e progettazione che rappresentino, accanto all’eccellenza qualitativa, una particolare attenzione ad alcuni temi centrali del costruire: l’innovazione tecnologica, la sostenibilità, l’impatto sociale e culturale dei progetti, la ricerca funzionale ed estetica, in coerenza con le esigenze e le aspettative delle persone che andranno ad abitare i luoghi progettati. In questa prospettiva, le architette donne vengono valorizzate come interpreti attente e sensibili del cambiamento, della ri-progettazione di un ambiente urbano sostenibile, in un mondo che nonostante il maschilismo di base sta diventando sempre più al femminile e nel quale il ruolo della donna anche a livello manageriale sta iniziando a prendere il sopravvento.

Un Expo non solamente food quindi, ma una vera e propria esposizione della creatività universale, dove le mani delle donne non sono solo quelle che deliziano l’uomo ma sono le creatrici del mondo che lo circonda, della casa in cui abita. E l’Expo 2015 vuole essere anche questo: una casa comune dove condividere tante esperienze creative insieme.

Gloria Girometti

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