Wearable device e user experience

Da Iwebdesigner @Iwebdesigner_it

Nell’ ultimo articolo abbiamo parlato di quando e perché indossare un dispositivo wearable, parliamo ora di come si differenzi questo tipo di tecnologia da quella che siamo abituati ad utilizzare.

Dove abbiamo la presenza di device wearable gli schermi sono più piccoli, le tastiere sono minimizzate e le interfacce consentono molta più libertà di azione alle nostre mani: la nostra interazione con questo tipo di device è completamente diversa!

Considerazioni di User Experience per device wearable

Dobbiamo prendere in considerazione differenti dispositivi per capire come la User Experience degli oggetti indossabili sia differente a secondo del tipo di device; orologi, occhiali, sport tracker hanno funzionalità e funzionamenti diversi e così è differente anche l’esperienza d’uso degli utilizzatori.

Smartwatches

I display degli smartwatches sono circa di 1,5 pollici e possono essere utilizzati con un dito; ora rispetto alla grandezza dello schermo e alle proporzioni delle dita (e io ho le dita piccole) quando clicchiamo su di uno schermo di un orologio intelligenti ne occupiamo circa 1 / 4 . Ora questo limita chiaramente la quantità di spazio sia cliccabile che le funzionalità che possono essere utilizzati nel mentre si compie questa azioni.

I progettisti dovrebbero spingere per la creazione di schermi intelligenti dividendoli magari in moduli più piccoli o in schermate scorribili con il semplice tocco delle dita, il famoso swipe che ormai utilizziamo giornalmente, per consentire agli utenti di avere più funzionalità su schermate differenti.

La corona digitale di Apple da questo punto di vista non è così una sciocchezza come qualcuno potrebbe pensare: il fatto di spostare alcune funzionalità non sullo schermo stesso, ma sulla ghiera consente di offrire un maggior dettaglio di visualizzazione sullo schermo e consente una esperienza d’uso migliorata.

Smartglasses

Con gli smartglasses la situazione è diversa: intanto lo schermo è proiettato ed è molto vicino al nostro campo visivo, questo fa si che noi possiamo guardare in avanti e avere entrambi le mani libere, inoltre abbiamo una telecamera sulla montatura; dobbiamo progettare in modo tale da limitare utilizzo delle mani, sfruttiamo la possibilità dei comandi vocali, manteniamo finestre di comunicazione aperte per poco in modo da non distrarre utente e non surriscaldare il device.

Activity trackers

Abbiamo parlato anche dei braccialetti elettronici per sportivi, questi strumenti hanno meno possibilità di interazione rispetto a smartwatches e smartglasses anzi effettivamente non hanno una vera e propria interazione con l’utente visto che quasi tutti sono privi di una interfaccia evoluta, se non alcuni dati relativi a informazioni che li fanno assomigliare di più a cronometri da polso.

La loro potenzialità è racchiusa nei dati che possono raccogliere sull’utilizzatore: movimento, battito cardiaco, esposizione al sole, umidità, temperatura. Questi dati sono poi trasmetti via cavo o via segnale ad una interfaccia più evoluta sul cloud e accessibile da parte degli utenti via computer che mostra tutti i dati in relazione fra di loro.

La potenzialità di questi strumenti non è direttamente correlata al momento del loro utilizzo, quanto ai dati che possono essere raccolti e utilizzati per statistiche.


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