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Web Tax, cos’è e cosa comporta

Da Webnewsman @lenews1

Web Tax, cos’è e cosa comporta Pubblicato da Alessandro Cordello  

Web Tax, cos’è e cosa comporta

È stata ufficializzata venerdì l’approvazione della Web Tax alla Commissione Bilancio della Camera. Tante le controversie scaturite nel mondo politico ed economico dopo questa decisione, destinata a cambiare molte cose nel panorama della rete.

COS’E’ - Ma cos’è la Web Tax? Si tratta di un emendamento del Partito Democratico alla Legge di Stabilità che prevede l’obbligo di aprire una partita IVA italiana per tutti quelli che vogliono vendere pubblicità o servizi di e-commerce. Compresi i grandi colossi di Internet come Google a Amazon.

LE CONTROVERSIE - Le divergenze di pareri sono nate già in seno al Pd, partito promotore della Web Tax prima con Edoardo Fanucci e poi con Stefania Covello. Il coro dei “no” è capitanato da Matteo Renzi, che ha commentato così la novità: “Siamo passati dalla nuvola digitale alla nuvola nera di Fantozzi”. Critiche anche da Beppe Grillo e da Forza Italia. Se nel Belpaese c’è divisione, una ferma condanna è arrivata invece dagli Stati Uniti, attraverso le pagine del Forbes: “L’Italia ha fatto il passo successivo verso la trasformazione della quasi certamente illegale Google tax”. Dello stesso tenore il giudizio dell’American chamber of commerce in Italy: “E’ l’ennesima dimostrazione di autoreferenzialità ed arroccamento del ceto politico italiano, che non consente l’apertura di un serio ed approfondito dialogo su questa materia, delicata e strategica per il futuro”.

LE CONSEGUENZE - L’intento dei fautori della Web Tax è quello di mantenere in Italia un gettito che annualmente finisce lontano dalle nostre tasche, a favore di Paesi con regimi fiscali agevolati. Ma c’è più di un “però”. Innanzitutto la Web Tax italiana rischia di scontrarsi subito con il percorso europeo per la semplificazione degli adempimenti IVA transfrontalieri per commercio elettronico e servizi di telecomunicazione, incorrendo in una procedura di infrazione. Questa tassa, inoltre, fungerebbe da disincentivo a investire in Italia per i liberi professionisti, costretti ad aprirsi una partita IVA solo per portare a termine la transazione. E ancora, potrebbe essere un colpo fatale per le imprese medio piccole, che rischiano di essere tagliate fuori dal mercato pubblicitario globale a causa di un prevedibile aumento dei costi.

Insomma, la Web Tax italiana apre molteplici scenari e sembra destinata a far discutere ancora a lungo.

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