Per festeggiare il mio wedding anniversary ho deciso di condividere con voi che leggete Tulle e confetti il mio "grande giorno" ed ho deciso di farlo scrivendo 2 diversi post per raccontarvi il mio wedding day da due diverse prospettive. Potevo scegliere di scrivere un post romantico o un post frivolo, ma non riuscivo a decidermi e così...ho scelto di scrivere entrambi, si parte da quello romantico, poi, più sotto, troverete quello frivolo, a voi la scelta se leggere entrambi o uno soltanto.
Wedding anniversary: 12 anni e non sentirli...Sono già passati 12 anni da quel 5 luglio. Il sole, il cielo limpido e terso, di un azzurro intenso come si vede raramente da queste parti. Il caldo che ha dato tregua, proprio nell'estate più calda degli ultimi 100 anni. I preparativi, il momento in cui ho infilato il mio abito e mentre mi aiutavano ad allacciarlo mi si è fermato il fiato. Quella frase di mio zio Fabio, rimasti in casa da soli io e lui, "sei bella come una sposa", i sorrisi e il cuore che batteva a mille. Il percorso in macchina per arrivare alla chiesa. Il cuore che batteva sempre più forte. Il momento in cui ti ho visto, correre verso la macchina per venire a prendermi. Tu che mi dovevi aspettare all'altare e invece mi sei venuto incontro e, con gesto deciso, mi hai preso la mano, lasciando mio papà solo con tutta la sua emozione. Quella mano stretta, l'entrata in chiesa insieme, quella mano che ci siamo tenuti per tutta la cerimonia. Quegli occhi che ogni volta che incontravano i miei mi riempivano d'amore. E dopo 12 anni quell'amore lo vedo ancora, se possibile ancora più grande, nel tuo cuore, nei tuoi occhi, nei tuoi gesti. Non c'è stato giorno in questi 12 anni che non abbia pensato che se potessi tornare indietro risposerei proprio te. Happy wedding anniversary my love.
Wedding anniversary: io, lui, Vasco e la valeriana.Appuntamento alle 9.30 del wedding day per... fare trasloco. Sì trasloco, avete capito bene. Delle sedute per gli sposi e dei relativi allestimenti. Tralascio la questione insorta con il parroco della chiesa prescelta per il matrimonio, che in quanto assente per ferie, alla notizia data dalla perpetua, avrebbe commentato " ma cosa combina quella ragazza?" La ragazza in questione sono ovviamente io e ho semplicemente messo davanti all'altare due sedute degne di un matrimonio in sostituzione delle due sedie di legno che offriva la mia chiesa. Tecnicamente l'idea è mia (#diabolikmifaunbaffo), materialmente l'hanno eseguita il mio futuro marito e mia mamma (#fidaticompari). Io non sono potuta andare all'appuntamento perché ero in studio ad aspettare un cliente in ritardo (#chiamatemistakanov). Tralasciamo i commenti sulla sposa che la mattina del matrimonio va a lavorare (#nonsononormaleloso) concentriamoci sul ritardo del cliente. Perché è arrivato con quasi 1 ora di ritardo? Perché era andato a letto all'alba per essere andato a Milano (180 km da noi) per prendere suo figlio che usciva dal concerto di Vasco. (#vascomaproprioilgiornoprimadelmiomatrimoniodovevifareunconcerto?). Va beh...Vasco è sempre Vasco...e poi...la scaramanzia vuole che lo sposo non veda la sposa e bla bla bla...è andata bene così. Quindi che si proceda con i preparativi..." Alle 16.30 ci vediamo in chiesa. Mi raccomando, ricordati, entra e aspettami all'altare. Tu entri con tua mamma e io quando arrivo entro con mio papà". Istruzioni chiare e senza ombra di fraintendimento. No. Ho fatto fare le prove a mio papà nel corridoio di casa nostra per l'entrata in chiesa, l'ho imbottito di valeriana per placare la commozione, gli ho persino proibito di tenere gli occhiali da sole PER NIENTE! Quando sono arrivata mio marito mi ha vista e ha stravolto tutto il programma (#insommanonhacapitoniente). Mi è corso incontro e mentre scendevo dalla macchina,mentre avevo la mano appoggiata a quella di mio papà, mi ha presa e, per mano, siamo entrati in chiesa insieme io e lui (#scusasuoceromaadessotelaportovia). Ad essere sincera però una cosa la devo dire: il momento in cui ho visto Filippo correre verso di me è stato il più emozionante in assoluto e quindi... #bravofilippo!