PRIMO TEMPO. Una Roma grintosa, completamente diversa da quella di avvio gara contro il Catania, scende in campo a San Siro convinta dei propri mezzi. Debutto stagionale di Destro in maglia giallorossa, debutto di Cassano per l'Inter. Il vantaggio è un'invenzione di Totti che pesca solo in area Florenzi mettendogli la palla sulla testa, il baby giallorosso gira in porta la rete del vantaggio. La reazione dell'Inter è veemente, non ci stanno a perdere i nerazzurri. Stekelemburg deve superarsi in uscita bassa su Milito. Ancora un paio di interventi dell'estremo difensore giallorosso proteggono la porta e il risultato, ma Stekelemburg non può nulla nel recupero della prima frazione quando il tiro di Cassano penetrato in area, sbatte su Burdisso e finisce in palo-gol. Si va al riposo sul punteggio di 1-1.
SECONDO TEMPO. Nella ripresa l'Inter resta negli spogliatoi. Nonostante la Roma perda per infortunio sia De Rossi che Balzaretti è completamente padrona del campo. Ancora un assist strepitoso di Francesco Totti manda in gol Osvaldo che con un tocco morbido beffa in pallonetto Castellazzi per il 2-1, grande esultanza di De Rossi in panchina e nerazzurri che si spengono del tutto. Il risultato potrebbe essere più ampio, Florenzi solo in area tira male, Osvaldo non centra la porta in due nitide occasioni da gol. Sul finire di match Lamela pesca in area Marquinho che controlla e da posizione defilata fa 1-3. C'è tempo solo per l'espulsione, troppo fiscale, di Osvaldo allo scadere per fallo di mano (si proteggeva il viso). Una serata trionfale quella giallorossa a Milano, le quotazioni di Zeman salgono e con lui quelle della Roma.
TERZO TEMPO. Non capita spesso nel calcio moderno di vedere nella curva di un'avversaria dei complimenti per il proprio allenatore, eppure stavolta è accaduto ai tifosi della Roma. Entrare a San Siro di per se è già una bella emozione, lo stadio gremito con i numeri delle grandi occasioni e nonostante tutto, quella sensazione di incertezza del risultato che alimenta le aspettative. Ma mai i tifosi giallorossi si sarebbero aspettati di leggere lo striscione apparso tra le fila Interiste: "Onore a Zeman icona del calcio pulito". Una di quelle cose che ti fa venire i brividi, la pelle d'oca, e ti fa pensare che per una volta anche gli avversari possono esserti vicini. Uno striscione che in una sola frase racchiude anni di lotte, di interviste, di battaglie. Quello stile inconfondibile di Zeman che dice quello che nessuno vuol dire, quando tutti lo vorrebbero sentire, tranne forse per chi tifa i colori bianconeri. Ed era forse questo l'intento interista, colpire la Juventus, ma nonostante tutto, chiunque lo abbia letto, ha capito esattamente quel che c'era da capire.
di Cristian Amadei