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Week-end in Trentino I: I paesaggi

Creato il 23 maggio 2011 da Stregonestregato @ppstronzi

Venerdì scorso sono partito con Blugino assieme a Fruffins e Patanella per festeggiare i trent’anni di quest’ultima e ci siamo recati a S. Valentino alla Muta, in Val Venosta, Trentino Alto Adige. Uno squarcio di paradiso nel fine settimana che ti stacca completamente il cervello per ricaricarti e rigenerarti. Il luogo è davvero senza pari. Il paesaggio di montagna mi ispira sempre tantissimo: lo sguardo si perde all’orizzonte, sulle cime sempre innevate di monti di cui ignori i nomi, immacolati ed eterni, sui quali il giorno e la notte si alternano illuminando solo animali e vegetazione, ignorando totalmente le città e realtà umane, fatte di sentimenti e cemento.

Week-end in Trentino I: I paesaggi

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Week-end in Trentino I: I paesaggi

Il posto, però, più incantevole che ho visto è il campanile del Lago di Resia, a Curon Venosta. Lo vedi e resti imbambolato: questo campanile è sommerso ed emerge dal lago con la sua parte superiore. Sei lì ed immagini di tuffarti nel lago freddissimo per vedere se c’è tutto il paesino sotto le acque. Poi scopri che in realtà c’è una piccola tragedia dietro quello splendore: per produrre energie elettrica, il regime fascista ha inondato e cancellato i paesini di Curon Venosta e Resia (in parte), come pure gli antichi borghi di Arlund, Piz, Gorf, Stockerhöfe (S. Valentino): durante l’estate del 1950 tutte le case furono fatte saltare in aria, mentre gli abitanti furono obbligati senza mezzi termini a emigrare, o a trasferirsi per alcuni in baraccopoli improvvisate. La torre romanica risalente al XIV° secolo venne lasciata sul posto per motivi di tutela: e meno male direi, è davvero suggestiva. Tanta bellezza nata da molto dolore. Giudicate voi:

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Io vorrei ritornarci, perché mi piacerebbe vederlo così, completamente immerso nel ghiaccio.

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