C’è laparola come assunto in Weekend. Ci sono parole, tante, che modellano due sfere concentriche come l’amore omosessuale in privato e il suddetto calato nella realtà sociale. Ci sono, è il caso di dirlo, due interpreti eccellenti (Tom Cullen e Chris New) che incarnano due modi di vivere il proprio orientamento sessuale in maniera inversa, e dalle frequenti conversazioni fra Russell e Glen emergono punti di vista che creano un dialogo capace di superare il mondo-intimità appena generato, gli alterchi, le carezze, le diatribe, le tenerezze, per giungere ad una interrogazione leale sull’identità omo nella contemporaneità; tale ricerca nel suo svolgersi assume connotati divergenti come lo sono le personalità dei protagonisti (uno pacato, l’altro risoluto, uno mimetizzato, l’altro scoperto, uno è conforme l’altro è rivoluzione) la cui fusione di appena quarantotto ore secerne una chiosa che ha nell’uguaglianza il suo contenuto, perché il tramonto su una città, le luci spente di un palazzo, e un bacio tra due persone vicino alla finestra non cambiano: non esistono crepuscoli etero e crepuscoli gay, le differenze stanno nella cultura e non nella natura.
C’è laparola come assunto in Weekend. Ci sono parole, tante, che modellano due sfere concentriche come l’amore omosessuale in privato e il suddetto calato nella realtà sociale. Ci sono, è il caso di dirlo, due interpreti eccellenti (Tom Cullen e Chris New) che incarnano due modi di vivere il proprio orientamento sessuale in maniera inversa, e dalle frequenti conversazioni fra Russell e Glen emergono punti di vista che creano un dialogo capace di superare il mondo-intimità appena generato, gli alterchi, le carezze, le diatribe, le tenerezze, per giungere ad una interrogazione leale sull’identità omo nella contemporaneità; tale ricerca nel suo svolgersi assume connotati divergenti come lo sono le personalità dei protagonisti (uno pacato, l’altro risoluto, uno mimetizzato, l’altro scoperto, uno è conforme l’altro è rivoluzione) la cui fusione di appena quarantotto ore secerne una chiosa che ha nell’uguaglianza il suo contenuto, perché il tramonto su una città, le luci spente di un palazzo, e un bacio tra due persone vicino alla finestra non cambiano: non esistono crepuscoli etero e crepuscoli gay, le differenze stanno nella cultura e non nella natura.
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