Lunedì post Notte degli Oscar.
E oggi, mi sa tanto che sarò monotematica.
Perchè sono un’amante del Cinema, la Notte degli Oscar l’ho sempre seguita facendo le ore piccolissime.
Tranne quest’anno.
E niente.
Sono crollata.
Ma il mio fido Fonfon mi mandava continui aggiornamenti notturni (che, nel sonno, si sentivano certi scampanellii che era una meraviglia…).
Quest’anno i film in concorso avevano una particolarità:
la maggior parte erano tratti da libri di successo.
C’è stata una percentuale altissima di film tratti da opere letterarie.
Che, si, è un bene, perchè aiuta le vendite di libri.
Ma potrebbe, di contro, voler dire che ci sono anche meno idee in giro.
Un’altra particolarità è che quest’anno, in barba alla tecnologia e al 3D, ci sono tante pellicole che parlano al passato.
Con un mare di candidature rispetto ad altri film.
Un ritorno alle cose fatte come una volta, a quando il cinema era una grande avventura, un lavoro pionieristico e magico e dove tutto sembrava possibile.
Insomma, oggi, nonostante tutto, guardo avanti e penso positivo.
Piena di buoni sentimenti e con un occhio al mio favoloso nucleo familiare.
La mia ancora nei momenti tempestosi.
L’unico posto che chiamerò sempre casa.
Ovunque ci si ritrovi a vivere.
Insieme.
Il libro di questa settimana è diventato film, in concorso proprio ieri sera alla notte degli Oscar.
Ed è una splendida storia per adolescenti (trovate la recensione su ZeBuk).
Ma che va benissimo anche per gli adulti.
Che, magari, a leggere storie si riesca a convivere tutti più in armonia.
Buon inizio, gente!
War Horse, Michael Morpurgo
Durante la Prima guerra mondiale oltre un milione di cavalli inglesi partirono per il fronte. Poco più di sessantamila fecero ritorno in patria. Joey era uno di loro.
Albert e Joey sono cresciuti insieme; poi la guerra li separa. Albert, ancora troppo giovane per fare il soldato, è costretto a lasciar partire il suo Joey, venduto alla cavalleria inglese. Giunto in Francia, Joey combatte al fianco degli inglesi, e poi, caduto nelle mani del nemico, si trova a servire i soldati tedeschi, sempre con grande coraggio e generosità. Ma la determinazione che nasce dall’amore non ha confini, e non appena Albert ha l’età per arruolarsi parte a sua volta per il fronte, deciso a ritrovare il suo amato cavallo e a riportarlo a casa.
Pensato da
41.895466 12.482324