Weekly Recap nasce dalla voglia di non parlare solo delle mie new entry libresche, ma anche di altre piccole curiosità settimanali. Libri che ho adocchiato, un estratto che mi ha particolarmente colpito, un film che ho visto, e così via. Un po' come fanno alcuni blog con la rubrica Clock Rewinders on a Book Binge [X - X]. Ma tutto senza regole. Un po' alla cavolo insomma. Sostituisce In My Mailbox.
Buona domenica a tutti cari lettori, oggi il tempo è cambiato, qui da me c'è un vento che porta via anche i capelli e di sicuro a breve verrà anche a piovere. Ma insomma, chi se ne frega quando a tenermi compagnia c'è una bella tazza di tè fumante, un libro e voi?
New Entry
Intanto mi faccio un bell'applauso per la foto
Green di Kerstin Gier (qui la recensione). Nonostante l'avessi già letto mi mancava la versione cartacea e ci tenevo a completare la trilogia, così quando l'ho trovato in scambio mi ci sono buttata a pesce. Red e Blue si sentivano taaaanto soli.
Allegiant di Veronica Roth. Piango solo a guardarlo... figuriamoci quando l'avrò finito! Se volete una chiara esternazione del mio amore per questa serie qui e qui ci sono le recensioni di Divergent e Insurgent.
New Entry Fumettose
E' da un po' che non vi mostro le new entry fumettose, sono quasi tutte del Pargolo, ma alcune meritano davvero un'occhiata.
Di Snowpiercer ve ne avevo anche parlato qualche recap fa, infatti il fumetto l'ho comprato e l'ho letto in corriera mentre tornavo a casa dal lavoro: sapendo che sarebbe uscito il film ero troppo curiosa. Come vi avevo già detto è interessante, ma mi aspettavo qualcosina di più.
Durandal invece, come molti forse avranno intuito dal titolo si ispira a la chanson de Roland; è una miniserie di soli due numeri, quello in foto è il primo, ma il seguito dovrebbe essere uscito il 20 Marzo.
Leo Pulp, investigatore cinico, disilluso che si muove nella Hollywood degli anni '40 mi aveva già conquistata con il primo numero La Scomparsa di Amanda Cross (molto in stile Misery non deve morire). Questo è il terzo e ultimo pubblicato (trovato miracolosamente a un mercatino), s'intitola Il Caso della Magnolia Rossa e prende spunto dal noto fatto di cronaca conosciuto con il nome La Dalia Nera.
Anche di Sigma vi avevo già parlato. Come Leo Pulp è un recupero fatto a un mercatino ed è un romanzo distopico autoconclusivo, in cui il protagonista si sveglia fuori dalle mura della città (da cui è vietato uscire) e si ritrova un'enorme S tatuata sul petto. Carino, una storia in perfetto stile Bonelli.
Mio figlio adora Batman, io no, ma Frank Miller è sempre Frank Miller, quindi credo proprio che mi toccherà leggere Il Ritorno del Cavaliere Oscuro. Altro albo sempre di Miller, Sin City: in tutto sono sette maxi numeri, in cui vengono raccolte storie autoconclusive. Questo in foto Una Donna per Cui Uccidere, in una parola: meraviglioso.
Neonomicon invece l'ha regalato al Pargolo la sua Pargola, quindi è un volume intoccabile (ma riuscirò a metterci le mani sopra *risata sadica*), ma soprattutto è un volume di quel geniaccio maledetto di Alan Moore (Watchmen, V per Vendetta...)
N di Stephen King non è altro che una novella del Re (si trova all'interno dell'antologia Al Crepuscolo) sceneggiata e disegnata da Marc Guggenheim e Alex Maleev. La trama? Eccola.
Una donna chiamata Sheila scrive una lettera a Charlie, un vecchio amico suo e del fratello Johnny, psichiatra di professione. Johnny si è recentemente suicidato a seguito di alcune sedute con un certo paziente denominato "N.", che con la sua storia fatta di ossessioni e premonizioni porterà il Dottor Johnny, e non solo lui, sull'orlo della pazzia....
Nemo invece è una sorta di spin off che si ricollega alla Lega degli Straordinari Gentlemen (serie che adoro), mentre Happy di Morrison e Reberson racconta la storia di un ex poliziotto privo di morale che una volta abbandonato il distintivo ha deciso di vestire in panni del killer a pagamento. Un bel cambiamento non c'è che dire °_°
Le Mie Letture
Prodigy di Marie Lu che mi ha fregata di nuovo. Quando tutto sembra mantenersi a un livello di lettura quasi impersonale lei riesce sempre a ribaltare le carte in tavole. L'ha fatto con Legend e l'ha rifatto con Prodigy (qui la mia recensione)
Hunted di Angela C. Ryan. Avevo voglia di alieni e inspiegabilmente invece di buttarmi su Obsidian (che comunque voglio leggere) mi sono orientata verso un'autrice italiana che ha scelto la strada dell'autopubblicazione. Be', i miei complimenti. Ho già scritto anche la recensione, e visto che me ne frego delle strategie (lo sapete che una brava blogger non pubblica mai di sabato e domenica?) forse stasera la posto!
Allegiant di Veronica Roth. L'ho iniziato ieri. Ditemi che sopravviverò...
Cosa mi sono vista
Ho visto solo un film, ma vale doppio, giuro. E' lunghissimooo, e soprattutto, è lentissimooo. Non so nemmeno io come abbia fatto a non addormentarmi, perché 2/3 di film raccontano oltre la metà della serie a fumetti, e gli ultimi 40 minuti tutto il resto...
Obiettivamente il film di Watchmen è fatto benissimo, le atmosfere sono perfette, la musica stupenda, ed è fedele al fumetto in modo quasi maniacale. Addirittura ci sono le stesse inquadrature!
Però l'opera di Moore già di per sé non è una lettura semplice, e credo che nessun film potrà mai renderle giustizia. Watchmen non nasce per finire sul grande schermo, dovete godervelo su carta, non c'è regista che tenga.
Fine del recap.Alla prossima!