Welcome back home

Creato il 06 maggio 2012 da Albino

Cammino per le strade di Tokyo e mi pare di non essermene mai andato. Esco con gli amici che mi dicono “welcome back home“.

Parlo con la gente che mi guarda stupita quando rispondo (in giapponese) che vivo a Sydney. Ma dai, non sembrava, mi dicono. E non sembrava no, rispondo io.

Giro la Metropoli come se stessi girando per il mio salotto. So dove sono le cose, i posti, mi metto a mio agio, e l’unica cosa che non trovo e’ il telecomando.

La Metropoli bastarda lo sa che ho questo debole per lei. Per questo si e’ messa in gingheri per il mio arrivo. Esplosioni di fiori e primavera, giornate di sole da maniche corte (mi dicono che pioveva da settimane), per non parlare dei culi di alabastro che vedo per strada, in treno, in metro, nei combini, nei ristoranti, nei locali, sotto i tombini perfino. Mentre l’anno scorso andava lo short di jeans strappato ad altezza inguinale, quest’anno sembra essere di moda il pantalone di cotone bianco superattillato abbinato perizoma. Immaginate il mio dolore, mi schiaffeggerei da solo.

Ieri sera la stessa solfa della sera prima, e delle altre volte che sono venuto e tornato e riandato e ritornato in questa citta’. Cammino di notte e penso che sono qui, nel mio posto. Welcome back home.


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