Sono tornata. Da sposata. E, sarò onestissima, quella cosina luccicante all'anulare della mano sinistra mi sta proprio bene. Sempre in tutta onestà e senza esagerazioni il giorno delle nozze, due settimane fa ormai, è stato assolutamente perfetto (su instagram le prove!), ancor più bello ed emozionante di quanto avessi immaginato. E fidatevi che di film in 7 anni me ne sono fatta!
Contrariamente a quello che mi dicevano i più, poi, io il nostro gran giorno me lo sono goduto appieno dal primo momento - dal sobrio ingresso in villa con sventolio di bouquet a mo' d sciabola all'indirizzo degli invitati che mi aspettavano, insieme a quel fortunatissimo uomo (sempre senza esagerazioni: parola di invitati) che di lì a poco sarebbe diventato mio marito, in un giardino addobbato che (anche qui parola di invitati) era una meraviglia - all'ultimo secondo, quello prima di addormentarmi.
Nel mezzo tantissime emozioni e attestazioni di affetto, un turbinio di abbracci, sorrisi e selfie stick, il mio bellissimo vestito, la temperatura perfetta, le bomboniere sbagliate, tutto il mio fai-da-te, il primo ballo, le danze scatenate e tanti, tantissimi amici. La nostra giornata perfetta.
Sono seguiti il viaggio di nozze a New York e ad Antigua con annesso pieno di energia positiva e di pensieri belli. E proprio da quest'angolo di paradiso terrestre scrivo in attesa del volo di rientro sancendo solennemente un nuovo inizio: torno ad essere Bri, le preoccupazioni degli ultimi mesi riacquistano il loro reale peso specifico e riparto da qui (con un eritema di proporzioni cosmiche, la memoria del telefono esaurita e tutti i chili che avevo perso).