Ed è di nuovo lunedì e sono di nuovo nel bunker e sono di nuovo in corsa contro il tempo. Il tempo mai uguale, mai sincero, mai onesto. Il tempo con le sue curve e le sue discese.
“Io so, non per teoria ma per esperienza, che si può vivere infinitamente meglio con pochissimi soldi e un sacco di tempo libero, che non con più soldi e meno tempo. Il tempo non è moneta, ma è quasi tutto il resto.” (Ezra Pound)
“Ma il tempo, il tempo, chi me lo rende? | Chi mi dà indietro quelle stagioni | di vetro e sabbia, chi mi riprende | la rabbia, il gesto, donne e canzoni, | gli amici persi, i libri mangiati, | la gioia piana degli appetiti, | l’arsura sana degli assetati, | la fede cieca in poveri miti?” (Francesco Guccini)
Non lo ammetterà mai, giuro, ma Cineclan sta tirando fuori una serie di perle che vi raccomando. Una di queste è la giornata numero 12 (dodici giorni con voi!! Mica pochi eh?) e parla di tempo.
WELCOME TO OUR NIGHTMARE
GIORNO 12 – WHERE TIME GOES TO DIE
Anche oggi è Cineclan ad aprire le danze!
Time grabs you by the wrist,
So make the best of this test
but a lesson learned in time
Non so se te l’ho mai detto, ma io chiamo il mio ufficio “il bunker”. Quando entro lì dentro è come se entrassi in un mondo parallelo. E’ l’ultima stanza della struttura dove siamo, è quasi sotto il livello della strada e soprattutto non ha finestre… Se non avessi Charlie e Fassy (rispettivamente laptop e cellulare), perderei la cognizione del tempo più spesso di quanto già non faccia. Quando sono lì dentro, anche quando sono…