Non mi sembra quasi vero di essere arrivata al diciottesimo giorno di questo progetto a quattro mani con Zeus senza aver saltato un solo giorno… Un urrà per me che sono Miss Incostante 2016!
Siamo diventati maggiorenni e allora è giusto che spingiamo i nostri passi un po’ più in là… “Verso l’infinito e oltre!”Though I’m past
one hundred thousand miles
I’m feeling very still
And I think my spaceship knows which way to go
Tell my wife I love her very much
she knows
Ground Control to Major Tom
Your circuit’s dead,
there’s something wrong
Can you hear me, Major Tom?
Can you hear me, Major Tom?
Can you hear me, Major Tom?
Can you….
Here am I floating
round my tin can
Far above the Moon
Planet Earth is blue
And there’s nothing I can do…
C’è poco da fare: in questi trenta giorni sono emerse tante novità e qualche conferma.
La cosa più bella, forse, è che siamo a X-mila chilometri di distanza e, nonostante questo, ci ritroviamo a guardare lo stesso cielo e a cercarne stelle, comete e pianeti sconosciuti. Il fascino che sprigiona lo spazio profondo, quello narrato dai grandi scrittori e dai grandi registi, quello che cantano i musicisti, ci affascina. Ci prende l’anima. C’è poco da fare.
E, a X-mila chilometri di distanza, scopri anche questo.
WELCOME TO OUR NIGHTMARE
GIORNO 18 – MAJOR TOM
Questa volta ho scritto prima il titolo della giornata che il testo sotto. Di solito faccio il contrario. Ma oggi, il giorno 18, una canzone di Bowie descrive perfettamente tutto.
Lo spazio mi affascina. Mi fa provare quella sensazione di grandezza che poche cose in questo mondo riescono. Non è un sentimento da diehard fan