Welcome to the jungle
Ieri è nata Giulia, ve lo volevo dire.
E’ la figlia di un’amica cara e di un amico vero, li ho fatti conoscere io e ne vado fiera.
Ringraziatemi.
E infatti la potevano pure chiamare Phoebe, me lo meritavo, in fondo no? No, ma scherzo, Giulia è un nome bellissimo, pieno di storia, liquido ed argentino come una risata.
E di risate sarà piena la sua vita, io lo so.
I suoi genitori, io e tante altre eprsone che già la amano faranno sì che sia sempre così.
Lei è bellissima.
Anche la mamma è bellissima, e risplende del suo solito sorriso fiducioso, che tante volte mi ha indicato la strada giusta da seguire.
Dorme placida Giulia, tranquilla accanto alla mamma.
E non posso fare a meno di restare incantata nel vedere le sue manine perfette stirarsi per afferrare un immaginario nulla, i suoi piedi che andranno lontano.
E di piangere come una deficiente, manco fossi la puerpera con la depressione post-partum.
Mi viene da piangere, perché voglio così bene a tutti loro da non poterlo contenere tutto dentro di me.
Mi viene da piangere, perché so che è un bene ricambiato.
Perché sono bellissimi.
Perché la vita è belissima, in questi giorni qui.
Ciao Giulia, benvenuta.