Welcome to Wayward Pines

Creato il 15 giugno 2015 da Valentina Orsini @Valent1naOrs1n1
  Avrei voluto scriverne già dopo il primo episodio, ma sarebbe stato un giudizio affrettato.Tuttavia, dopo i primi cinque episodi, la verità mi porta a non scalfire quel primissimo giudizio, costruito su un'imminente perplessità derivata da un inizio certamente intrigante e ricco di mistero, che diventa poi, ahimè, prevedibile e povero di carattere. Wayward Pines è la miniserie televisiva del momento, se così sì può dire. Ispirata alla trilogia di romanzi scritta da Blake Courch, e ispirata a sua volta alla serie degli anni '90 I segreti di Twin Peaks e allo stile di David Lynch. Ok...ma davvero riusciamo a dire che la serie, ideata da Chad Hodge e prodotta da M. Night Shyamalan, sia all'altezza delle trame e delle realizzazioni sceniche partorite dalla mente di Lynch?Ora, con tutto il bene che voglio a Matt Dillon e allo stesso Shyamalan, il quale ha diretto il primo episodio, ma state dicendo davvero? Ho letto di mistero e suspense. Di attori al meglio e di ambientazione sensazionale.Eh??? Quando è finito il primo episodio ho detto a mio marito:"ma è uno scherzo?".Lui già dormiva, abbracciato in stato comatoso al cuscino del divano.La cittadina fitta di mistero oggi non fa più tanto scalpore, no?Le telecamere ovunque e la gente del posto stranissima, costretta a rispettare regole assurde, governata da uno sceriffo "fatto" di cornetti algida e piuttosto ridicolo. Cos'è un nuovo Truman Show dai toni macabri e fantasy? Funzionava di più Alexandria in The Walking Dead, come l'idea di una comunità sull'orlo del baratro e paradossalmente inverosimile, seppure in apparenza vuole essere l'unico posto al mondo in grado di offrire salvezza. Un contesto diverso, ok. Ma in Wayward Pines manca la forza decisiva a partire da un plot fiacco e già visto. Lo spettatore non ha nemmeno il tempo di chiedersi "chissà cosa c'è dietro questa città?". Sì è vero, non ti aspetti quei cosi chiamati "abi", e va bene. Ma dopo?Cos'ha da offrire questa serie tv? Io salvo solamente i titoli di testa, e la figura di David Pilcher, che ha le fattezze di Toby Jones, il dottor Zola tanto caro alla Marvel. Dopodiché...che?Appunto, dicevo...Come spesso accade con le serie tv, finisce che tu ti senta in dovere di continuare fino all'ultimo episodio. E così sarà anche per Wayward Pines.Certo non smetterò di chiedermi quale senso abbia Theresa Burke e quanto ancora Matt Dillon debba muoversi come lo sceriffo un po' coatto un po' rincoglionito (non dimentichiamoci che ha fatto schiattare Beverly/Juliette Lewis - l'unico personaggio che mi piaceva!).  Concludo dicendo che, ognuno è libero di amare Wayward Pines, sì, purché non si confonda una serie tv di puro intrattenimento, con lo stile narrativo e visivo di cui solo Lynch, è capace. Poi magari leggo i romanzi e m'innamoro, e trovo un riscontro. Qui ovviamente si parla della serie tv, e non mi pare giusto accontentarsi delle citazioni e dei rimandi, che sia Lost o ciò che volete. P.S. me ne frego delle citazioni...
 

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