Magazine Pari Opportunità

What did you expect?…..ovviamente sesso!

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Da fine maggio in tv sta andando in onda il nuovo spot di una famosa bevanda : la “Schweppes” ,che vede come nuovo testimonial la bellissima e (a mio parere) talentuosa Uma Thurman.

What did you expect?…..ovviamente sesso!

Dalle breve ricerche che ho effettuato sul web, in molti  parlano benissimo di questa nuova campagna pubblicitaria, definendola di successo garantito anche perché l’autore di alcuni scatti è il fotografo David Le Chapelle (noto per aver fatto parlare molto di se per delle foto che rappresentavano immagini sacre con protagonisti famosi tipo Courtney Love).

Io ho trovato questa nuova campagna decisamente di cattivo gusto.

Nello spot un insicuro e timido giornalista cerca di intervistare la bella Uma, la quale è collocata in un mondo coloratissimo e surreale, nel video si osserva Uma comodamente adagiata su un divanetto con le lunghissime gambe in bella vista (di primo acchito credevo interpretasse una cortigiana per i modi di fare e soprattutto per il modo di parlare), mentre rilascia un’intervista con evidenti doppi sensi in cui le assonanze tra Schweppes e Sex sono messe in evidenza.

What did you expect?…..ovviamente sesso!

Abbiamo una figura estremamente sessualizzata della donna, dove anche se l’attrice alla fine interpreta, possiamo dire, se stessa nel suo mondo pieno di brillantini dove lei è la star, il messaggio che lancia credo sia sbagliato. Abbiamo questa bellissima donna che pur dicendo (con toni ed espressioni quasi “orgasmiche”) che ama la sua Schweppes lascia intendere che vuole fare sesso. Il dialogo fra la diva e il giornalista sudante si gioca tutto come già accennato, sull’assonanza fra la parole “Schweppes” (nome del prodotto) e “sex” (sesso). Lui ovviamente fraintende l’una per l’altra ed il risultato è una figuraccia finale. Il poverino pensava che Uma volesse fare sesso con lui!(ma guarda un po’!!!)

Il giornalista insomma passa come un grandissimo sfigato.

La pubblicità stessa ammette di essere ambigua, chiamiamola una sorta di auto-confessione, in quanto alla fine chiude lo spot il claim internazionale ‘What did you expect?’ ( ‘Ehi, che ti aspettavi?’).

Trovo però questa ambiguità di cattivo gusto. E tutto quello che ho scritto sembra trovare conferma nelle immagini seguenti:

What did you expect?…..ovviamente sesso!

che vedono sempre come protagonista la musa di Quentin Tarantino, dove rappresenta una donna vogliosa e ammiccante (il solito oggetto sessuale insomma…).

Credo che sia una campagna pubblicitaria assai stereotipata dove la figura femminile viene accostata all’immagine di una donna quasi ninfomane (bevo questa bibita e pur parlando d’altro ti faccio credere di voler far sesso con te), e dove viene offeso anche l’uomo in quanto viene messo al pari di un semplicione maldestro che pensa solo al sesso.

Alla fine è come se ogni donna con qualsiasi gesto chiedesse sesso, e gli uomini, che qui passano per sfigati, vedono la donna come se il loro unico scopo fosse quello.

Quindi volendo mettere per un momento da parte i ruoli (attrice e giornalista) , cosa vediamo? La figura di una donna estremamente sessualizzata, che ovviamente chiede sesso pur parlando di una bibita (perché le donne in quanto oggetti servono solo a quello, e lasciano intendere sesso anche se parlano di fisica quantistica), e un uomo sfigato che vede sesso ovunque, una sorta di animale guidato dall’istinto.

Non mi piace per niente questa pubblicità: nel video la donna passa per un soggetto\oggetto sessuale, è una donna sicura di sè, ma è ambigua e l’uomo non può non vederla come una macchina del sesso. Nelle immagini invece passa solo per oggetto, basta guardarle per capirlo: questa donna rappresentata quasi ansimante e ovviamente con le gambe divaricate.

What did you expect?…..ovviamente sesso!

Quindi parliamo di stereotipi o è una campagna pubblicitaria che giocando sulla varie assonanze avrà grande successo?

Voi cosa ne pensate?

Pin@



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :