Torno a parlare delle idee perché in questo ultimo periodo, specie nel mondo dei telefilm, si sfrutta una tecnica abbastanza consolidata ma pericolosa. Quella del What if... ovvero, quella del Cosa accadrebbe se?
Prendo ad esempio Lost: Cosa accadrebbe se un aereo di linea precipitasse su un isola deserta?Lost è in realtà una concatenazione continua di What if in quanto, se gli autori si fossero limitati alla prima domanda, probabilmente la serie si sarebbe risolta in una sola stagione raccontando le vicende dei sopravvissuti e la loro vita sull'isola sino al momento del salvataggio... in stile Robinson Crusoe, praticamente. E invece, grazie al What if... hanno trasformato l'isola in una sorta di mondo parallelo, ci hanno aggiunto di tutto, sino addirittura a ipotizzare (What if...) un mondo dove l'incidente non è mai avvenuto.
Prendo ad esempio Life on Mars: Cosa accadrebbe se un poliziotto venisse proiettato improvvisamente trenta anni indietro nel tempo?In questo caso la serie televisiva si appoggia su un plot abbastanza solido da evitare troppi stravolgimenti. Il poliziotto si rende conto di trovarsi fuori luogo e tenta disperatamente di tornare indietro. Nel frattempo, però, si trova costretto a vivere nella realtà alternativa in cui si trova e a interagire con i propri colleghi di lavoro, sino a coinvolgerli nella sua strana vicenda.
In pratica, il What if... rappresenta l'elemento scatenante da cui ha inizio l'intera vicenda. Solitamente deve essere semplice, facile da spiegare, diciamo in una riga, perché poi è ciò che deve attirare l'attenzione dei produttori della serie (n.d.r. non ricordo dove, ma in passato ho letto che una storia valida per la produzione cinematografica deve poter essere riassunta in sette parole). Però non può essere l'unico elemento di interesse della vicenda perché, come potrete intuire anche voi, una volta spiegato questo primo istante, il resto della vicenda diventerebbe noioso e un semplice riempitivo tra Incipit e Finale.
Il consiglio è quindi di utilizzare questa tecnica con molta cautela. Magari studiare prima una Trama corposa e capace di sopravvivere da sola. Poi ipotizzare un bel What if... per scatenare l'interesse iniziale e portare il lettore ad affezionarsi alla storia. Un lavoro di cesello, quindi, che deve essere compiuto con maestria.
Una nota a margine:
LostWhat if...
LostLife on Mars
(l'elenco delle lezioncine di scrittura pubblicate fino ad oggi lo trovate qui).
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