What’s in my brain? #3

Da Naturalmentejo

Ciao ragazze! Torno con uno dei post che preferisco scrivere ultimamente, ovvero il “What’s in my brain?” di Marzo! Nel caso non sapeste di cosa si tratta vi rimando ai due articoli precedenti

1. CATEGORIA FILM: il film di questo mese direi che è ufficialmente Cenerentola! E detto questo potremmo anche finirla qui perchè dire che mi ha delusa è riduttivo!

Nulla da dire per quel che riguarda l’uso di filtri, effetti speciali, trucco e abiti perchè erano ineccepibili, non per nulla parliamo di una produzione Disney.. ma vogliamo parlare di Ella? Tralasciando il fatto che probabilmente a causa dei filtri, in alcune scene, lo stacco tra il colore delle sopracciglia e dei capelli della protagonista era alquanto imbarazzante e accentuato più di quanto potesse esserlo probabilmente dal vivo.. ma la poverina è uscita fuori con il carattere di un lombrico agonizzante (senza offesa per i lombrichi). Sorellastre, matrigna e chiunque altro potesse passarle accanto nel raggio di 100 metri sembrava si sentisse autorizzato a vessarla. Ella però, ad ogni calcio nei denti (metaforicamente parlando) ricevuto, giustificava tutti e tutto citando la defunta madre che ad inizio film disse alla figlia l’infelice frase “sii gentile e abbi coraggio”. Frase di una pochezza disarmante ed, evidentemente, panacea di tutti i mali. L’unico momento in cui Ella sembra riprendersi dal letargo cerebrale è durante la scena dell’incontro con il principe “Kit” (non commento la scelta del nome o non la finisco più) dove convince il pargolo reale a risparmiare un cervo durante la battuta di caccia. Dopo di che il personaggio di Lily James sembra tornare sotto morfina. In conclusione, a mio avviso i personaggi meglio riusciti sono stati i topolini capeggiati da Gas Gas!

2. CATEGORIA CANZONE: “L’amore esiste” di Francesca Michielin

3. CATEGORIA LIBRO: nel mese di Marzo ho letto Four, prequel di Divergent, di Veronica Roth e che mi era stato portato in regalo dal mio ragazzo da una delle sue ultime trasferte.

Per chi non conoscesse la saga di Divergent, come Hunger Games, si tratta di una serie di romanzi dispotici ambientati in una Chicago distrutta dalla guerra. La nuova società creatasi è stata suddivisa in fazioni: Abneganti, Candidi, Intrepidi, Pacifici ed Eruditi. Ogni fazione privilegia un talento specifico: gli Abneganti prediligono l’altruismo, i Candidi la verità, gli Intrepidi il coraggio e gli Eruditi la saggezza. Ogni ragazzo a 16 anni partecipa alla cerimonia dell’iniziazione dove può decidere se rimanere nella fazione natia o abbandonare la famiglia ed tentare di entrare in una nuova fazione. In ogni caso, dopo la cerimonia, i trasfazione e gli interni seguono un periodo di “addestramento” al termine del quale verrà deciso se potranno rimanere all’interno della fazione scelta o diventare Esclusi, ovvero individui senza fazione e perciò ripudiati. Mentre la saga di Divergent viene quasi per intero raccontata attraverso le esperienze di Beatrice Prior, Four tratta appunto l’esperienza dell’iniziazione di Tobias Eaton e del suo difficile rapporto con le figure genitoriali. E’ sicuramente un libro leggero che mi ricorda molto la freschezza di Divergent, persasi purtroppo con il proseguire della saga. Da leggere per completezza nel caso abbiate già letto gli altri libri anche se non racconta assolutamente nulla di nuovo che già non si sapesse.

4. PRODOTTO BEAUTY PREFERITO: durante il mese di Marzo ho abusato della crema dei provenzali, se non sapete di cosa sto parlando vi rimando alla recensione.

5. CIBO DEL MESE: probabilmente l’avrete capito visto che non faccio che ricomprarla.. il mio cibo preferito del mese è la Quinoa.

La Quinoa è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Chenopodiaceae, come gli spinaci o la barbabietola. I semi di questa pianta, sottoposti a macinazione, forniscono una farina contenente prevalentemente amido, il che consente a questa pianta di essere classificata merceologicamente a pieno titolo come cereale nonostante non appartenga alla famiglia botanica delle graminacee o poacee. Si distingue da altri cereali per l’alto contenuto proteico e per la totale assenza di glutine. Nella terminologia anglosassone, che attribuisce il significato di cereale (parola di origine latina) alle sole piante ascrivibili tra le graminacee (o poacee) ed ai loro prodotti, la quinoa è invece classificata come pseudocereale. Per il suo buon apporto proteico costituisce l’alimento base per le popolazioni andine. Gli Inca chiamano la quinoa «chisiya mama» che in quechua vuol dire «madre di tutti i semi». Contiene fibre e minerali, come fosforo, magnesio, ferro e zinco. È anche un’ottima fonte di proteine vegetali, poiché contiene tutti gli amminoacidi essenziali (fatto raro nel regno vegetale) e in proporzioni bilanciate, che corrispondono alle raccomandazioni dell’OMS. Contiene inoltre grassi in prevalenza insaturi. La quinoa, non contenendo glutine, può essere consumata dai celiaci.

6. CATEGORIA ARTISTA DEL MESE: Chiara Bautista, l’ho scoperta per caso su facebook e ho adorato letteralmente i suoi disegni

Anche per questo mese What’s in my brain? termina qui, se anche voi siete rimasti straniti da Cenerentola, avete letto Four o avete mangiato quintali di quinoa spalmandovi addosso la crema dei provenzali lasciatemi un commento e ditemi cosa ne pensate! Al prossimo post ;)



Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :