Mancano 19 giorni a Natale, vi rendete conto?? io non ho fatto ancora niente, nè le decorazioni in casa, nè le classiche marmellate homemade da regalare, niente!
Quest'anno sarà dura, qualche acciacco e qualche problema di famiglia stanno rallentando i miei 'ritmi Natalizi', probabilmente mi butterò sulle compere online per ridurre le perdite di tempo e i nervosismi dovuti alle frenetiche corse tra un centro commerciale e l'altro.
Intanto è arrivato il 'mitico' 6 dicembre che per noi triestini è sinonimo di 'Festa di san Nicolò'.
San Nicolò è il famoso San Nicola di Bari che viene festeggiato in moltissime province italiane, come sia arrivato a Trieste non l'ho ben capito, farò una ricerca, però è la prima festa del periodo invernale.
In questa occasione San Nicolò porta in dono frutta e dolci ai bimbi buoni e carbone a quelli cattivi. Ricordo che a scuola arrivava sempre San Nicolò, (veniva impersonato da un genitore gentile/paziente vestito da vescovo e nascosto da una lunga barba bianca) portava le caramelle e il carbone che però era dolce!
In questo periodo c'è anche la 'Fiera di San Nicolò' che è una specie di 'mercatino' che si snoda lungo il famoso Viale XX settembre. Una volta si trovavano bancarelle di giocattoli, dolciumi e altri cibi. Adesso invece si trovano in vendita tantissime altre cose, dalla bigiotteria agli articoli per la casa, indumenti di ogni tipo e altre merci che da noi si catalogano come 'strafanici' cioè oggetti inutili che riempiono la casa destinati ad essere gettati o dimenticati dopo poco tempo.
E' un peccato che questa festa destinata un tempo ai più piccoli sia diventata una festa commerciale. Io comunque il mio piccolo 'San Nicolò' l'ho ricevuto, dalla mia mamma, qualche mestolo di legno e un bel sottopentola intrecciato. E per mio marito l'intramontabile San Nicolò di cioccolata! (omino di cioccolato ricoperto da carta stagnola con sembianze di san Nicolò)
Ma passiamo alla ricetta per il WHB di questa settimana che viene ospitato da Marta del blog 'Mangiare è un pò come viaggiare'
Ho fatto dei piccoli bocconcini di pane alla zucca con 'sorpresa', la sorpresa è un delizioso cavolino di Bruxelles avvolto da un velo di salsa di pomodoro.
Ingredienti per .. parecchi bocconcini ..
- 200 grammi di zucca già cotta
- 450 grammi di farina 0 oppure metà farina 0 e metà semola rimacinata
- mezzo cubetto di lievito di birra fresco
- due cucchiaini di sale
- un cucchiaino di zucchero
- pochissima acqua tiepida (una tazzina da caffè circa)
- cavolini di Bruxelles gia lessati o cotti al vapore
- salsa di pomodoro possibilmente fatta in casa
- sale
La pasta l'ho fatta nella macchina del pane, inanzitutto ho diluito il lievito nell'acqua tiepida quindi ho messo nel cestello nell'ordine: la zucca schiacciata con lo schiacciapatate, l'acqua con il lievito, il cucchiaino di zucchero, la farina e per ultimo il sale.
Ho fatto andare col programma 'solo impasto' tenendo d'occhio per i primi minuti l'impasto, siccome la zucca può rilasciare più o meno acqua tenete a portata di mano il sacchetto di farina ed eventualmente aggiungetene un pò.
Tenete conto che comunque l'impasto risulterà più morbido di quello che fate usualmente per il pane.
A fine programma prendete l'impasto, appiattitelo col mattarello ad una altezza di un paio di centimetri, ritagliate dei cerchi (anche a occhio) della grandezza adatta per i vostri cavoletti, i miei erano piuttosto grandini quindi ho fatto dei cerchi belli ampi. Spalmate un pò di salsa di pomodoro sul cerchio, appoggiate il cavolino nel mezzo, aggiungete qualche granellino di sale, richiudete bene il cerchio e appoggiate il bocconcino così ottenuto sulla placca con la chiusura verso il basso. Procedete a fare gli altri bocconcini mettendoli piuttosto distanti l'uno dall'altro perchè lievitando potrebberò attaccarsi.
Lasciate lievitare circa un ora in un luogo caldo (io accanto al termosifone ma non sopra!)
Quando saranno ben lievitati portate il forno a 220 gradi, infornate e abbassate la temperatura fino a 200 gradi.
Si cuociono velocemente, 10/15 minuti al massimo. Controllateli che non si brucino in superficie.
Sfornateli e appoggiateli su una grata a raffreddare.
Se non vi piacciono i cavolini di Bruxelles (come a mio marito per esempio) usate un altra verdura cotta, ad esempio un tronchetto di carota, o di zucchina o addirittura una manciata di spinaci bolliti tritati e asciugati in padella.
Con questa ricetta partecipo al WHB #313 ospitato dal blog 'Mangiare è un pò come viaggiare'
Ringrazio come sempre:
Kalyn di Kalyn’s Kitchen
Haalo, Cook (almost) anything at least onceBrii,Briggishome