Magazine Cucina
Sottotitolo: 'Viva l'epifania che tutte le feste si porta via'
E in effetti l'ultima festa per me è stata proprio il 6 gennaio, con l'accensione del 'Pignarul' al Villaggio del pescatore.
Infatti quest'anno mi sono divertita a partecipare alle iniziative Natalizia del Villaggio del pescatore a cominciare con l'addobbo dell'albero della piazza...
Finendo poi con il preparare assieme alla mia cara amica Marisa, 'la vecia' da bruciare il 6 gennaio.
(quale sono io e quale è la vecia???)
Il 'Pignarul' ha un significato di purificazione e di rinascita, viene costruito con rami e legna che provengono dalle vicine campagne e boschi, questa è un attività che viene svolta da tutti gli uomini della comunità mentre le donne si dedicano a cucinare dolci e preparare vivande che offriranno nel momento della festa. In cima alla pira viene posto un fantoccio che qualcuno tende a identificare come 'la befana' ma in realtà rappresenta una persona vecchia di solito donna ma in alcuni paesi ha sembianze maschili, questa 'vecia' rappresenta appunto il vecchio anno che viene bruciato con un falò purificatore ma anche il ciclo riproduttivo della terra, l'inizio del nuovo anno agricolo.
Cosa importante è la direzione che prende il fumo levandosi dalla pira, a questo proposito vi cito una in friulano:
'se il fum al va a soreli jevât, cjape su il sac e va al marcjât; se il fum al va a soreli a mont, cjape su il sac e va pal mont'cioè: se il fumo va verso dove si leva il sole (est) prendi il sacco e va al mercato (ci sarà cibo perchè l'anno sarà propizio) se il fumo va verso dove il sole tramonta (ovest) prendi il sacco e vai per il mondo (emigra perchè non ci sarà lavoro)
La nostra festa è riuscita benissimo,il pomeriggio presto c'è stato un momento dedicato ai bambini con i clown e una esibizione di danza. Più tardi, attorno al falò si è radunata tanta gente e tanti bimbi emozionati e affascinati dal fuoco. I dolci, la cioccolata calda e il vin brulè hanno avuto un successone data anche la serata piuttosto freddina. Sono proprio felice che sia andato tutto bene e per il prossimo anno ci organizzeremo ancora meglio!
Cambiando discorso vorrei salutare e abbracciare la cara Brii che ha 'riaperto' i battenti del Weekend Herb Blogging dopo la pausa festiva. Non potevo certo mancare anche se non sono riuscita a cucinare nulla di adatto. Spulciando i miei vecchi post, però, ho trovato un 'confort food' adattissimo all'occasione quindi vi ripropongo la ricetta dello:'Spezzatino di maiale e verze in cocotte con coperta di patate'
Per due porzioni abbondanti prendete:
450 gr di polpa di maiale1 piccola cipolla dorata1 verza piccola o mezza grande2 patate grandiuno spicchio di agliouna grossa manciata di formaggio grattugiatomezzo bicchiere di vino rossosale, pepe, olio EVO
Per prima cosa lessate per 15 minuti le patate, scolatele, pelatele e tagliatele a fette di circa mezzo centimetro, nel frattempo tagliate a rondelle la cipolla e fatela appassire nell'olio EVO per qualche minuto.
Tagliate la carne a dadini di circa 2 centimetri di lato.
Lavate, sgrondate e tagliate a striscioline la verza. Badate di togliere le nervature più dure delle foglie.
Aggiungete la carne nella padella con la cipolla, fate insaporire e poi sfumate col vino rosso.
Mettete la verza, aggiungete mezzo bicchiere di acqua, coprite e lasciatela appassire.
Salate e pepate, mescolate ogni tanto aggiungendo se c'è bisogno pò di acqua calda e lasciate cuocere circa 45 minuti.
Prendete delle cocotte, passate uno spicchio d'aglio al loro interno per insaporire le pareti,
Mettete lo spezzatino nelle cocotte
e distribuite abbondante formaggio grattugiato.
Coprite con le fette di patata, salate, pepate e aggiungete un filo d'olio EVO.
Infornate 10 minuti a 200 gradi per amalgamare i sapori.
Buon appetito!
Con questa ricetta partecipo al WHB #315 ospitato da Brii del blog 'Briggishomme'
Grazie a Kalyn di Kalyn’s Kitchen Haalo, Cook (almost) anything at least onceBrii,Briggishome
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