Magazine Cucina
Mia mamma è la mia 'ricercatrice ufficiale' di verdure insolite. E' successo con gli agretti, che io non conoscevo assolutamente, ed ora è successo ancora, con le melanzane rosse.
Quando mi ha consegnato questo sacchettino pieno di 'pallette' rosse ho pensato subito a dei pomodori. Invece no, al tatto erano più sodi e meno profumati. Poi dal picciolo ho ipotizzato che fossero melanzane e una breve ricerca in rete me lo ha confermato: melanzane rosse.
Riporto da Wikipedia:
La melanzana rossa (Solanum aethiopicum, L.) è una pianta d'aspetto simile alla melanzana (Solanum melongena L.) per portamento ma il suo frutto arrotondato si colora di rosso intenso come un pomodoro (Solanum lycopersicum L.), tanto da essere scambiata per quest'ultimo. La colorazione rossa è data dall'aumento del contenuto di carotene durante la maturazione della bacca. Viene coltivata essenzialmente in Africa e in Asia tropicale. Il clima ottimale per la melanzana rossa è un clima caldo e asciutto, come quello della savana africana.
La melanzana rossa è coltivata in Italia unicamente in alcune aziende del comune di Rotonda in Basilicata nel Massiccio del Pollino. Probabilmente è stata importata in Italia dai reduci delle guerre coloniali della fine del XIX secolo. In passato ha rischiato di estinguersi, ma la valorizzazione avvenuta grazie ad operatori turistici, agricoltori ed alcuni enti istituzionali che ne hanno promosso il consumo e la coltivazione, ha portato al riconoscimento come Presidio Slow Food e alla proposta per il riconoscimento del marchio DOP, avvenuto nel 2007. Attualmente in Italia è commercializzata e conosciuta come melanzana rossa di Rotonda o melanzana a pomodoro (dal nome dialettale "merlingiana a pummadora").
In realtà, nel mio caso, le melanzane erano a 'kilometri zero' visto che un volenteroso colivatore di Fiumicello (GO) ha deciso di avviare una piccola produzione di queste melanzane per vedere se piacciono ai consumatori della nostra regione. Spero che il suo 'esperimento' abbia avuto successo perchè avrei proprio tanta voglia di mangiarne ancora, il prossimo anno. Se volete visitate il sito dedicato a queste melanzane DOP, potete farvi una cultura su questa varietà di melanzana molto particolare.
Per prima cosa ho provato a farne un sugo, con sapori decisi e robusti, che vi posterò prossimamente. Il meglio lo hanno dato però facendole ripiene. Una delizia!
Ingredienti per 3 persone (due melanzane a testa)
- 6 melanzane
- 100 gr di prosciutto crudo possibilmente in un solo pezzo (in salumeria si trovano i 'gambucci')
- 100 gr di formaggio latteria o montasio (anche provola va bene)
- 250 gr di macinato misto (suino/bovino)
- un uovo
- un cucchiaio di formaggio grana grattuggiato
- una manciata di pane grattato
- mezza cipolla
- sale, pepe, olio evo
Tritate la cipolla e tagliate il prosciutto a cubetti, metteteli a rosolare in una padella con poco olio.
Aggiungere il macinato, farlo ben rosolare. aggiungere poca acqua e cuocere per 5 minuti.
A questo punto alzare la fiamma e far asciugare il liquido. Spegnere e lasciar raffreddare un pò.
In una terrina mettere il mix di carne, un uovo, il formaggio latteria tagliato a dadini, il formaggio grattugiato, sale e pepe. Mescolare molto bene per incorporare tutti gli ingredienti.
Lavare le melanzane tagliare la calotta e svuotarle con molta delicatezza. Salare poco l'interno. La polpa che ricavate dall'interno non unitela alla carne perchè è piena di semi.
Riempirle con il ripieno di carne. Disporle in una pirofila, spolverizzarle di pan grattato, aggiungere un filo d'olio e coprire ogni melanzana con la sua calottina.
Coprire con un foglio di alluminio e infornare a 180 gradi per 10 minuti.
Togliere l'alluminio e continuare la cottura per 15 minuti facendo attenzione che le calotte non brucino.
Con questa ricetta partecipo al WHB #349 che questa settimana viene ospitato dal blog 'Briciole'
Ringrazio come sempre:
Kalyn di Kalyn’s Kitchen Haalo, Cook (almost) anything at least onceBrii,Briggishome
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