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Wheel End III - Primo giorno

Da Motociclistidatavola

Eccoci, siamo qua a raccontare il nostro Wheel End.Questa volta lo dividerò in giornate, un resoconto per ogni girono.Come si conviene, partiamo dalla partenza.Questo Coolingsta Tour ha avuto mille vicissitudini e mille problemi, defezioni, modifiche, cambi data, insomma, un parto faticoso. Solo la grande voglia di andare non ci ha fatto gettare la spugna.Come per ogni viaggio, partiamo dalla partenza.Wheel End III - Primo giornoLa partenza quest’anno è stata a Mezzano. C’è da dire che solo Charley è partito da Mezzano, Il Divoratore ed io ci siamo aggregati a Ravenna e Maybe a Cervia.Il meteo non prometteva nulla di buono e nei nostri bagagli avevamo messo anche cuffia e costume per ripiegare velocemente sulle terme, qualora non ci fosse stata possibilità di girare in moto.Una volta formato il gruppetto a Cervia partiamo in direzione Rimini e poi Viamaggio e qui la pioggia comincia a bagnare le nostre visiere e i nostri cupolini. La salita fino al rifugio in cima a Viamaggio è quasi desolante: cielo coperto, qualche goccia, strada bagnata e sporca e strada stranamente vuota. Niente intutati su Viamaggio, la cosa si fa seria.Wheel End III - Primo giornoArriviamo in cima infreddoliti e umidi e ci fermiamo per un caffè. In realtà, per combattere il freddo ripieghiamo su un tea caldo e ci sentiamo vecchi motociclisti più che giovani Motociclisti da Tavola. Però siamo in viaggio, siamo partiti, il Wheel end è iniziato, l’idea delle terme comunque è allettante. Cominciamo la discesa e la temperatura sale, le strade si asciugano e, dopo pochi minuti, il cielo si apre. Da lì in avanti avremo sempre sole, caldo e strade asciutte. Almeno fino agli ultimi km del rientro.Comunque eccoci a Sansepolcro, ormai da dietro le visiere si vedono sbocciare sorrisi. Ancora non ci siamo goduti le strade ma il maltempo sembra proprio non aver intenzione di svalicare.Prima di pranzo raggiungiamo la Bocca Trabaria e decidiamo di salire nonostante i cartelli indichino che è chiusa. Ne percorriamo un bel pezzo cominciando ad assaporare curve e pieghe. La strada è in buone condizioni ed è deserta, forse per via dei cartelli che indicano che non si può svalicare. Arriviamo al punto col blocco, transenne in mezzo alla strada, foto ricordo e pronti a girare le moto. Mentre giriamo le moto arrivano anche tre tedeschi su moto da turismo che evidentemente non hanno capito gli avvisi dei vari cartelli.Scendiamo comunque soddisfatti, il Wheel end è fatto sia di viaggio che di guida, a volte importa dove andiamo, a volte importa solo andare.Wheel End III - Primo giorno
Decidiamo di mangiare a Città di Castello, cerchiamo un po’ e alla fine finiamo in un posto chiamato “il Fiorentino” (Vd Post sull’esperienza).Ripartiamo soddisfatti e con arroganza guardiamo il cielo ormai completamente sgombero di nubi.Prossima destinazione Bocca Seriola. Facciamo il pieno e ci muoviamo.Lungo la strada incrociamo un tipo con una moto stesa che è diretto sulla Bocca seriola e ci fa strada dentro la città.La Bocca Seriola è divertente, l’asfalto non sempre perfetto ma accettabile, belle curve, bel panorama. Alla fine siamo divisi, non sappiamo dire  all’unanimità quale delle due bocche preferiamo, anche per l’impraticabilità della Trabaria.Io salgo senza problemi in cima, arrivo per primo e quindi non vengo sverniciato da un idiota con un’Aprilia che invece si diverte a fare “Il figo del quartiere”. Un messaggio da parte di tutti noi: speriamo che tu ti diverta così, noi non ci divertiamo quindi lasciaci stare, è meglio.Comunque, il valico pare un ritrovo di moto datate e di veneti, devono aver organizzato una gita.Ci fermiamo il tempo di un paio di foto e poi scendiamo fino ad Apecchio, prima di girare le moto e dirigerci fino a Cortona, nostro campo base. La strada che ci porta a Cortona potrebbe tranquillamente rientrare fra le strade disinvolte, un po’ stretta, immersa in un bosco, belle curve e pochissima gente. Wheel End III - Primo giorno
Ci divertiamo e impegniamo così tanto che a 10 km da Cortona siamo costretti a fermarci per rifiatare, mangiare due barrette al sesamo, fare quattro gocce e godere un attimo della giornata. Siamo stanchi, la partenza è stata un po’ cupa, Charley è eroico fra tosse, stanchezza, raffreddore e postumi dello stato influenzale ma come tutti noi adesso sorride e si vede che dentro stiamo godendo.Una prima giornata quasi conclusa, ritmi da passeggio, siamo MdT, ma comunque belle strade, paesaggi come solo l’Italia può regalare, cibo notevole e solite battute e cazzate fra amici.Rimettiamo in carreggiata le moto e ci dirigiamo verso Cortona, l’ultima fatica sarà districarsi per entrare in un garage su una via molto inclinata e portare la borse nella nostra quadrupla.Wheel End III - Primo giorno
L’albergo è antico, molto bello e la nostra stanza è perfetta, sembra di essere in gita in un campo scuola: vecchie mura, vecchi letti ma comodissimi, quattro in una stanza accampati.Doccia e poi in giro a piedi per cercare da mangiare.Finiamo in un locale abbastanza carino dove mangiamo “sanza infamia e sanza lode” ma siamo stanchi va’ benissimo così, per oggi.La giornata volge al termine con una passeggiata digestiva ed alcune foto. Il meteo per l’indomani prevede ancora brutto tempo. Scrutiamo il cielo e speriamo, comunque per ora dobbiamo solo dormire, il primo girono è stato più bello di quel che pensassimo e non solo come meteo.  Wheel End III - Primo giorno

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