…but you don’t succeed.
Sì, è un periodo un po’ confusionario per me: confrontarmi con delle esperienze professionali e realtà lavorative, dopo una vita intera da studente, mi portano un po’ di dubbi e di pensieri, oltre che un mucchio di domande. Il mio lavoro è vasto, troppo vasto. E il mondo della creatività ti pone continuamente sotto il giudizio degli altri, che non va semplicemente a valutare come fai il tuo lavoro, ma anche il tuo gusto, il tuo stile e in fondo, in fondo se sei un genio da wow e anche la tua personalità. Insomma, sei sempre sotto processo.
Se hai fiducia da parte del tuo capo o di chi lavora con te, il gioco può diventare molto divertente, ma se non ce l’hai e non sei un genio e la realtà creativa del posto dove lavori è già consolidata, è dura. Io ho molte passioni, troppe passioni. Amo la fotografia, il video, la grafica, il concept creativo e tanto altro, tutto sempre nel ramo della comunicazione. Anche la mia formazione universitaria è molto vaga, così, non approfondendo nulla per bene e interessandomi un po’ a tutto, mi ritrovo a non eccellere in niente, conoscere un po’ qui, un po’ lì e ad essere discreto e ignorare per forza di cosa. Questo potrebbe essere vantaggio, essere eclettici non è da poco ed è interessante: ma non al lavoro, o meglio, non quando al lavoro sei l’ultima ruota del carro. Perchè poi non saper usare nulla perfettamente ti porta a valutazioni negative o infastidite da parte di chi è il tuo capo. E questo, se sei una persona piena di insicurezze, può essere angosciante.
What should I do…
A lavoro mi hanno messo a fare cose per cui io non ho particolare inclinazione e di cui conosco poco e niente e questo porta a scontrarmi con uno dei miei capi (responsabile, tra l’altro, di questo mio cambio di mansioni) che vorrebbe che io fossi già super bravissimo in quello che faccio e che a ogni minimo dubbio (davvero anche quelli più sciocchi che si risolvono in un attimo) assume sempre una faccia da schifato come se gli avessi dimostrato di essere il più grande incapace sulla faccia della terra. Oggi, per esempio, se l’è presa su una cosa tecnica sulla quale avevo ragione al 100% e sulla quale incornava come se avessi fatto la cosa più cheap del mondo. Io sapevo di avere ragione, ma il suo modo di fare fa così leva sulle mie insicurezze, che vado subito in ansia e comincio a dubitare di me stesso. E questo mi fa salire un fortissimo nervoso: odio avere insicurezze e darei l’anima per essere un genio.
…Just to feel…
Ma io questo sono e provo a metterci tutto me stesso, anche se pare che ultimamente qualsiasi cosa faccia sia sbagliata o non vada bene. Forse sono troppo superbo, o forse voglio tutto e subito.
…a little over zero…Is this the best I can do?
No, decisamente non mi fa bene restare solo. Il mio ragazzo è andato via per una settimana, la mia solitudine e la mia confusione mi porta ad ascoltare canzoni malinconiche, assecondando, così, la mia natura.