Magazine Cinema
Visto in Dvx, in lingua originale sottotitolato.
In parte la vita (una porzione della) di Hunter Thompson, in parte una riduzione di "Paura e disgusto a Las Vegas", il tutto con un film conduttore focalizzato sull'avvocato Acosta (il Dr. Gonzo, per chi conosce l'argomento).
Difficile essere più precisi sulla trama dato che si sta di fronte alla cucitura di una serie di scene disgiunte collegate solo dai personaggi.
Il film ha l'indubbio pregio di presentare per la prima volta Thompson al grande schermo. Si pregia della presenza di un Murray (a metà strada fra l'inconcludenza del periodo SNL e la sua impassibilità d'attore votato al cinema) e di un incredibile Peter Boyle. Inoltre i personaggi sono maledettamente uguali agli originali e alle copie (duole dirlo... copie migliori) del film del 1998.
Alcuni momenti decisamente prestati alla commedia vorrebbero far ridere con idee anni '50 (la droga è utilizzata spesso in questo modo), terribile il fatto che cerchi di ricevere applausi facendo andare fuori di testa persone altrimenti sobrie (tecnica imbarazzante, risultati di conseguenza).
Per il resto questo film testimonia come la sceneggiatura sia un pezzo fondamentale del cinema, ma come la regia possa cambiare radicalmente le cose; sia questo sia il (simile) "Paura e delirio a Las Vegas" hanno una trama raffazzonata, fatta di episodi singoli; entrambi hanno personaggi al limiti del non credibile, entrambi hanno l'enorme problema di mostrare l'under de influence ad un pubblico (per lo più) sobrio al momento della visione, entrambi hanno il problema del ritmo (essendo due film di chiacchere giornalistiche). Eppure questo film parte dignitoso con dei bei titoli di testa, ha un incipit un pò eccessivo, prosegue con una scena nell'ospedale che da la carica ai persoanggi e regge bene, poi muore lentamente nella noia e nella mancanza di attrattive. Il film di Gilliam rimane sul pezzo ogni secondo, mantiene un ritmo pazzesco, ha idee visive continue (letteralmente ogni inquadratura gronda manipolazioni e ragionamenti) e riesce a rendere la droga come nessun film prima, senza giudizi. Impietoso il paragone fra i due film della scena dell'autostoppista.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
“Le mie parole d’acqua” di Maria Luisa Mazzarini. Recensione di Lorenzo Spurio
Le mie parole d’acqua di Maria Luisa Mazzarini Edizioni Divinafollia, Caravaggio, 2015 Recensione di Lorenzo Spurio “Le mie parole d’acqua” (2015) Dopo Lantern... Leggere il seguito
Da Lorenzo127
CULTURA, LIBRI -
La tua estate con Adelphi
Rodolfo Sonego e Il racconto dei racconti Se c’è una Casa Editrice che fa andare sul sicuro il lettore questa è Adelphi, vera e propria garanzia di qualità,... Leggere il seguito
Da Signoradeifiltriblog
ARTE, CULTURA -
ANTONELLA CILENTO e VANNI SANTONI ospiti di “Letteratitudine in Fm” di...
ANTONELLA CILENTO e VANNI SANTONI ospiti di “Letteratitudine in Fm” di mercoledì 1 luglio 2015 - h. 9:10 circa (e in replica nei seguenti 4 appuntamenti:... Leggere il seguito
Da Letteratitudine
CULTURA, LIBRI -
A me la tua mente: il progetto mk ultra (prima parte)
Un piccolo documentario, anzi meglio una denuncia sulla manipolazione mentale made in Italy. Preparai questi video tempo addietro e poi li lasciai decantare... Leggere il seguito
Da Marta Saponaro
CULTURA, DIARIO PERSONALE, PARI OPPORTUNITÀ, PER LEI -
Quattro chiacchiere e un caffè con... Francesca Angelinelli!
Buon pomeriggio, cari lettori! ^^Oggi sono qui per con un appuntamento speciale di "Quattro chiacchiere e un caffè con...", rubrica di interviste e curiosità. Leggere il seguito
Da Francikarou86
CULTURA, LIBRI -
Murlo (siena): bluetrusco | i cavalli, il palio di siena e gli etruschi
Nell’ambito della prima edizione dell’unico grande festival dedicato agli Etruschi, in programma dal 3 luglio al 2 agosto a Murlo (Siena), domenica 5 luglio all... Leggere il seguito
Da Amedit Magazine
CULTURA, SOCIETÀ