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Whiplash

Creato il 04 febbraio 2015 da Ussy77 @xunpugnodifilm

Whiplash-Poster-ItaliaIl jazz non è mai stato così avvincente

Opera seconda del giovane regista Damien Chazelle, Whiplash è un’inaspettata rivelazione. Un film che parla di musica, ma oltrepassa il tema trattato e si fa viscerale metro di giudizio di un’ambizione, che trova libero sfogo in un talentuoso duello fisico e dialettico, che gli conferisce la dimensione del capolavoro.

Andrew studia batteria jazz nel conservatorio più prestigioso di New York. è solo al primo anno, ma viene notato dall’inflessibile e temuto Terence Fletcher, che lo vuole nella sua band. Andrew è eccitato, ma non sa che in realtà sarà un inferno di prove, esercizi e umiliazioni.

Whiplash non è solamente una pellicola inaspettata, ma un vero e proprio compendio di come sia possibile realizzare un film caratterizzato da un’altissima tensione (fisica ed emozionale) con un paio di attori e altrettante location. Perché Chazelle dimostra di avere le stigmate del regista navigato, colui che è in grado di saper coinvolgere in modo unico lo spettatore e rendere avvincente una vicenda che potrebbe apparire convenzionale, quasi banale. Difatti Whiplash narra la voglia di emergere di un giovane batterista, che si incontra/scontra con il suo destino, che ha un nome e un cognome: Terence Fletcher, un insegnante dalle maniere poco ortodosse, che spinge all’eccesso sull’acceleratore della provocazione e dell’umiliazione. È questo il canovaccio su cui si sviluppa una storia che esibisce numerosi e imprevedibili colpi di scena e che mette in campo tutta la maestria dei due attori (Simmons, che recita sullo stile del sergente istruttore Hartman di Full Metal Jacket, meriterebbe l’Oscar senza contraddittorio) e uno stile registico composto da mille sfaccettature diverse, che stringe sui dettagli in modo viscerale, come se ogni sequenza pulsasse di vita propria.

Chazelle si concentra sulla musica, sul suo effetto catalizzatore, ma in realtà si occupa di altro. E allora ecco che Whiplash sfodera temi come il bisogno di affermarsi, il compromesso per il successo, la forza di volontà e il desiderio di rivincita. Le ferite coperte da numerosi cerotti e il sangue che sgorga sui piatti o sui rullanti sono le caratteristiche di un ragazzo che cerca disperatamente un posto nel mondo, che esprime con forza la sua idea di celebrazione e la sua lotta interiore.

Whiplash è emozione e ritmo puro, quelli che si palesano nelle inquadrature e nella costruzione della vicenda, che coinvolge ed è accattivante. Sangue, sudore e jazz si completano e si compensano in un turbinio di emotività. Un film che è un inno alla perseveranza e alla voglia di emergere. Un prodotto indipendente che brilla di luce propria e che spinge il suo protagonista al massimo facendolo partire dal basso, evitando di piegarsi a una morale stucchevole. Whiplash rifiuta il patetismo e preferisce spingere sull’acceleratore e tenere alto il ritmo. E ciò piace sempre di più.

Uscita al cinema: 12 febbraio 2015

Voto: ****1/2


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