Magazine Informatica

White Box ossia Tablet senza marchio superano gli iPad

Creato il 17 maggio 2015 da Enjoyphone

Notizia interessante quella uscita ieri sull’andamento di vendite nel settore tablet del primo trimestre 2015, la crisi impazza anche in questo mercato e i cosiddetti “white box”, ossia quelli senza marchio stanno risalendo la china velocemente nelle vendite globali.

Stando ai dati riportati da Strategy Analytics nel primo trimestre 2015 i fornitori minori, come Huawei, TLC-Alcatel e LG stanno crescendo contro il calo a due cifre di Apple e Samsung.

È un dato che può sorprendere fino a un certo punto visto che i prodotti Android a basso costo spopolano anche nel mercato degli smartphone, soprattutto in Cina dove c’è un’attenzione maggiore al prezzo e molti produttori giocano in casa.

share_tablet

Guardando questa tabella il quadro è più che chiaro: Brand cinesi come Huawei e Lenovo crescono in maniera esponenziale, mentre i rivali di fascia alta che in Cina non vanno a gonfie vele sono in affanno come Samsung, Apple e Asus. Le possibilità per uscire da questa situazione piuttosto critica è solo una: ribassare i prezzi e dare dei motivi validi agli utenti per comprare un tablet più costoso.

Tablet

Mentre tornando al nostro titolo, il fenomeno “White Box” è da molti anni oramai diffusissimo soprattutto nei paesi asiatici, nel 2011 erano stati venduti circa 2 milioni di pezzi senza marchio, a una cifra di 200 dollari l’uno (tasse escluse), il sito cinese Alibaba ne propone molti in vetrina, e non solo per il mercato locale.

Vi possiamo trovare processori Intel, Freescale, Via Technologies, il sistema operativo è quasi sempre Android di Google con qualche “spruzzatina” di Windows qua e là. Se l’iPad sta dominando il mercato, la scena dei no brand sta aumentando a dismisura anche per l’offerta alettante di questi produttori low coast, che assemblano e rivendono a prezzi stracciati.

Se i tablet domineranno il mercato dei PC portatili i grossi brand dovranno sicuramente fare attenzione a questo fenomeno a dir poco allarmante.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :