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White God – Sinfonia per Hagen in dvd

Creato il 22 ottobre 2015 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma
White Godplay video
  • Anno: 2014
  • Durata: 119'
  • Distribuzione: CG Entertainment
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Ungheria, Svezia, Germania
  • Regia: Kornél Mundruczó

Il dio bianco di Kornél Mundruczó, le cui fattezze sono a immagine e somiglianza degli uomini che ne hanno decretato il culto, è indifferente, parziale, non amorevole, lascia che la violenza e la sopraffazione regnino su un mondo in cui lo scarto tra chi detiene il potere e chi lo subisce si fa sempre più ampio, e l’urlo delle minoranze, irrimediabilmente vessate e schernite, si fa un sottile flatus vocis impercettibile, un rumore non gradito da soffocare. Non c’è alcuna pietà per chi, in virtù dell’imperscrutabile disegno di una mente divina, è già da sempre estromesso dalla possibilità di accedere a quelle risorse fatalmente destinate a una ristretta élite, non intenzionata a cedere uno scampolo della propria posizione di privilegio. Ma l’esclusione sistematica esercitata su grandi masse di uomini crea un malcontento che diviene giorno dopo giorno sempre più incontenibile, e quando il rigagnolo delle lacrime sul volto degli oppressi si è definitivamente seccato, l’ira dei giusti si abbatte sui persecutori con una violenza inaudita, inarrestabile.

E allora sulle note della Rapsodia Ungherese n° 2 di Liszt  Budapest viene presa d’assalto da una scorribanda inferocita di cani randagi sfuggiti ai carcerieri che li avevano reclusi in quanto meticci, e nessuno riesce a fermarne l’impetuosa riscossa. La metafora animale escogitata dal regista ungherese si rivela di una potenza visiva e morale notevole, nella misura in cui la bonarietà offesa del migliore amico dell’uomo innesca una rivolta travolgente, e i mansueti quadrupedi si trasformano in micidiali vendicatori, pronti a commettere tutti quei delitti di cui sono stati precedentemente vittime. Lili, la protagonista del film (si fa per dire, perché in questo caso il vero e indiscusso protagonista è il suo cane, Hagen) è una ragazzina profondamente attaccata al suo amico a quattro zampe, ma, per volere del padre che non è disposto a pagare la tassa gravante sugli esemplari non di pura razza, è costretta ad abbandonarlo. Comincia così l’avventura estrema di Hagen, che, lasciato al suo destino, farà esperienza di tutta la crudeltà e la violenza degli umani. Prima deve fuggire dagli accalappiacani che lo braccano, poi viene acciuffato e più volte venduto, finché non finisce nelle mani di un cinico addestratore che con crudeltà cerca di prepararlo agli incontri sanguinari con altri cani, tirandone fuori tutta l’aggressività e la violenza istintiva. Fino a quando, facendosi portabandiera dell’insurrezione, Hagen regolerà i conti con tutti coloro che lo avevano vilipeso, offeso e brutalmente maltrattato. Vedere un enorme branco di cani prendere d’assalto la capitale ungherese è un’esperienza visiva davvero inconsueta, e lo spettatore non può far a meno di immaginare la difficoltà incontrata per realizzare le incredibili sequenze, certamente mai viste prima d’ora al cinema.

L’altra grande protagonista del film è la musica (Lili suona la tromba in un orchestra) e oltre la sopra citata Rapsodia Ungherese n° 2 di Litsz c’è il meraviglioso Tannhäuser di Wagner sulle cui note si snocciolano le vicende messe in scena, ed è ancora la musica a imporre quel fatidico momento di tregua su cui si chiude magicamente il film. Una riflessione, dunque, su come l’arte possa costituire la piattaforma su cui far incontrare le diversità che animano una contemporaneità sempre più apparentemente frammentata, laddove la fluidità degli odierni rapporti presenta, di contro, un mondo più raccolto e omogeneo. Un film forte, emozionante, originale.

Vincitore della sezione Un Certain Regard al Festival di Cannes del 2014 White God – Sinfonia per Hagen è disponibile in dvd con audio originale e in italiano, corredato da contenuti extra comprendenti trailer e backstage. Da non perdere.

Luca Biscontini

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