La Formula 1 dal 2014 si accinge a ritornare all’antico con i test durante la stagione. Aboliti nei scorsi anni per calmierare le spese dei team arrivati a cifre da capogiro, ci si è resi conto che la galleria del vento non può fare miracoli senza avere un chiaro responso dalla pista.
Per questo motivo anche team che storicamente negli ultimi anni hanno fatto opposizione per un ritorno ai test, hanno accettato di buon grado la nuova soluzione che prevede due giorni di test, in quattro circuiti europei, dopo il weekend di gara.
La soluzione deve ora essere approvata dal consiglio mondiale della FIA che si riunirà a fine mese, ma il tutto è una semplice formalità.
Tra coloro contrari a un ritorno ai test c’era anche Martin Whitmarsh, team principal della McLaren.
“Storicamente ho sempre sostenuta la limitazione dei test, oltre a una serie di limitazioni, ma il compromesso di testare il Martedi/Mercoledì/Giovedì dopo le gare in Europa rende il tutto un po’ più pratico” ha spiegato Whitmarsh.
“Abbiamo eliminato i test demo, i test aerodinamici e i test per i giovani piloti. Si tratta di [raggiungere] un equilibrio e un compromesso, mi auguro con la maggioranza del team di supporto. Dobbiamo tuttavia continuare a trovare modi per risparmiare sui costi per le piccole squadre, essere consapevoli che fanno delle sfide per il business”.
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