“Sparkle“, diretto da Salim Akil, arriverà nelle sale italiane il 14 settembre prossimo, ma negli Stati Uniti sta già spopolando, viste le code dei fan ai botteghini; il film, che è il remake del film omonimo del 1976, esce postumo dopo la morte prematura di Whitney Houston, avvenuta l’11 febbraio scorso all’età di 49 anni e racconta la storia del complesso femminile “Supremes“, il gruppo che ha lanciato Diana Ross e l’interpretazione dell’artista è stata molto apprezzata dai vari critici cinematografici. Vi proponiamo il trailer in lingua originale, in attesa dell’uscita in Italia.
La Houston, qui anche in vesti di produttrice esecutiva, non è la protagonista ma interpreta Emma, la madre di tre sorelle che vogliono diventano famose contro il suo volere; cantante anche lei, ma solo in un coro gospel della chiesa locale, non nutre speranza nel successo delle tre figlie, che non vorrebbe subissero umiliazioni come lei in passato. In questi giorni Hollywood vuole celebrare la cantante non solo con l’uscita dell’ultimo film, ma anche con una mostra al Grammy Museum di Downtown Los Angeles.
Nella mostra saranno esposti i cimeli, gli abiti, le fotografie e i video di proprietà della famiglia, oltre che i premi vinti dalla cantante, compresi i sei Grammy, ottenuti nel corso della sua splendida carriera. Certo questo non è l’unico caso di film usciti dopo la morte di un attore che recitava nel cast, basti pensare a James Dean, che morì tragicamente in un incidente stradale poco prima dell’uscita de “Il gigante”. Proprio Dean fu il primo attore a ricevere una nomination postuma agli Oscar, cosa che poi successe anche a Massimo Troisi per “Il postino” e a Heath Ledger, per la sua interpretazione del Joker nel film “Il cavaliere oscuro”. Per non parlare poi del tragico destino che ha accomunato Bruce Lee e il figlio Brandon; il padre morì nel 1973, prima dell’uscita del film “Enter the Dragon”, mentre Brandon morì vent’anni dopo, prima dell’uscita de “Il Corvo”.