© Nausicaa Fogazza
Si è avvicinata alla fotografia per una questione di “sopravvivenza”, in quanto la considera l’unico strumento per comunicare le sue sensazioni e i suoi sentimenti. Infatti odia “parlare” di sé. Da qualche mese è diventata Contributor della Getty Images e lo scorso marzo ha portato in mostra 12 suoi scatti (di cui 6 inediti) nella sua città, presso il Watership Down Veg Cafè. Caratteristica inconfondibile delle sue foto è l’abbinare ad esse una frase (quasi sempre citazioni) e/o una canzone come didascalia.In questa intervista cerchiamo di conoscerla meglio.
© Nausicaa Fogazza
• La prima cosa a cui pensi appena sveglio?Non ci credo! Sta succedendo di nuovo! (Nausicaa vs sveglia).• Di cosa hai una scorta?Di chewingum e di evidenziatori gialli. Credo di avere dei seri problemi al riguardo.
• Una parola o un'espressione che ami? E una che odi?Le parole mi piacciono tutte, senza preferenze!
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• Di cosa hai bisogno per essere felice?Vorrei rispondere con “più gatti!” Ma chi mi conosce chiamerebbe un dottore, uno bravo! E chi non mi conosce non capirebbe.• In questo mondo le persone si dividono in?Quelle che sanno guardare e quelle che vivono meglio delle prime.
• Un politico, una popstar o un artista che ammiri particolarmente per vari motivi?Franco Battiato. Lo seguo da quando ero piccola. E’ per me continua fonte di ispirazione!
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• Il luogo più importante di casa tua?La mia camera. E’ come un piccolo rifugio personale.• Tre posti dove dove non sei mai stato e che vorresti vedere?America (ogni sua singola parte), India (magari per fare un viaggio spirituale alla Beatles) e Mosca (solo perché sono una fan di Anna Karenina).
• Pensando all'Italia, qual è la prima cosa che ti viene in mente?Fuggire.
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• Quale città d'Italia ti attrae per il suo ambiente creativo?Credo che Palermo o comunque la Sicilia in generale sia fonte di grande ispirazione. Si respira cultura e arte in ogni dove e sotto questo aspetto mai nessuno lascia la mia terra scontento. Ma noi siciliani non siamo mai stati in grado di far fiorire questo suo valore. Purtroppo.• Cosa volevi fare a 14 anni?La veterinaria? No forse l’avvocato! Aspetta aspetta forse volevo iscrivermi in matematica! O forse…
• Cosa non indosseresti mai?La maschera di una Nausicaa che va contro i suoi valori.
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• Che cos'è per te la creatività?Credo sia un processo così personale, travolgente e a tratti anche mistico da non poter essere definito. Del resto “definire è limitare” e sarebbe ingiusto nei riguardi della creatività.• Da cosa trai ispirazione per i tuoi progetti?Una canzone, uno stato d’animo, un avvenimento, tutto. Devo solo essere mentalmente ben predisposta in quel preciso momento.
• Che definizione hai per la fotografia?Non credo che sia un’arte che si possa imbrigliare dentro una definizione.
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• Qual è il posto dove riesci a trovare più idee?A letto ascoltando qualche brano tutt’altro che allegro!• Che cos'è per te il lusso?Comprare tutto gli obiettivi fotografici che voglio! E tre case in tre diversi punti del mondo.
• Un film recente che ti è piaciuto? Perché?Caramel di Nadine Labaki. Perché? Perché ho una passione per le commedie drammatiche che non guarda mai nessuno!
• L'ultimo libro letto?High and dry di Banana Yoshimoto. Delizioso.
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• Una colonna sonora delle tue giornate?Le mie giornate sono sempre caratterizzate da diverse colonne sonore in realtà. Ultimamente però oscilla tra "Corpse roads" di Keaton Henson e "Una giornata uggiosa" di Lucio Battisti.• Un sito che tutti dovrebbero visitare?Il vostro è ovvio!
• Cosa o chi consideri sopravvalutato oggi?Molti artisti e personaggi famosi intorno ai quali ruota un’attenzione mediatica imbarazzante. Fanno ombra sui piccoli veri talenti.
• Un aneddoto indimenticabile legato alla tua attività? Sicuramente la disponibilità di alcuni commercianti a Palermo durante un servizio fotografico. Negozi di abbigliamento che hanno messo a disposizione i camerini per le modelle, un bar che ci ha permesso di usufruire di un tavolo, bottiglie e bicchieri per uno scatto e un altro che ci ha prestato le sedie durante la fase “trucco e parrucco”. Sono piccoli gesti che ti gratificano di tutte le fatiche.
© Nausicaa Fogazza
• Con chi ti piacerebbe lavorare?Se cito nuovamente Franco Battiato risulto ossessionata o ripetitiva?• Cosa provi quando rivedi alcuni progetti di due o tre anni fa?Una brutta sensazione. Sono ipercritica e per questo sono in grado di non apprezzare foto scattate anche solo due o tre mesi fa.
• L'ultima cosa che fai prima di dormire?Programmare il timer del televisore.120 minuti. Non ho sonno.60 minuti. Ho molto sonno.Non riesco ad addormentarmi con il buio totale; porta con sé troppi fantasmi.
• Progetti per il futuro?Uno in particolare. Ma voglio fare la scaramantica quindi…
© Nausicaa Fogazza
• Link dove è possibile vedere quello che fai o dove seguirti? Facebook: www.facebook.com/pages/Nausicaa-Fogazza-Photography/151934818192776Flickr: www.flickr.com/nausicaaf• Una frase o un pensiero per concludere l'intervista?“Quando manchiamo a noi stessi, ci manca tutto.” Tratto da “I dolori del giovane Werther” di Wolfgang Goethe.
Roberto Arleo
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