I temi ispiratori della collezione giocan
Capispalla in plissé dalle strutture scheletriche in nastri di seta decorate da stampe con motivi orientali, tagli decisi per completi in pelle traforata ricordano le vesti dei soldati mercenari lanzichenecchi e scoprono delicatamente una donna dalla femminilità sussurrata, dalla personalità
determinata in una compostezza fatta di mix and match di grintosi dettagli d’ispirazione biker e rocker.
Abiti dalle innumerevoli variazioni sul tema, asimmetrici sbiechi sovrapposti seguono la figura lasciando intravedere culotte e tutine aderenti che ricordano caste guêpière anni Venti e segnano la sinuosità delle forme appena rivelate.
Stampe dalle sinuose carpe ricamate in lattice vetrificato galleggiano spensierate in acque increspate e cieli polverosi dalle nuance soffuse di toni pastello che si alternano a quelle più brillanti e definite di colori compatti, puri, magnetici al primo sguardo che culminano in un rosso poroso, cerebrale, costante segno distintivo di Bragia.
Bragia è un progetto denso in cui convivono stile, arte e costume, frutto della sapiente unione di esperienze professionali diverse condivise da Alessandra Torella e Santo Costanzo che spaziano nella cultura dell’immagine verso l’inventiva, l’originalità delle soluzioni creative con uno sguardo al passato dei grandi couturier.
Bragia apre la strada ad un nuovo concetto di moda che sa unire capi unici, tecniche sperimentali di tintura, creazione di pattern e materie, studio di forme dalla indiscussa qualità manifatturiera e sartoriale che veloci scorrono sotto la guida di un unico filo, rosso, rosso Bragia.