Il nuovo anno si apre con un’ottima notizia per quanto attiene alla diffusione del Wi-Fi: contrariamente a quanto riportavano i rumors di fine dicembre, il “celebre” Decreto Pisanu non è stato prorogato.
Come ricorderete, questo decreto, voluto dall’allora Ministro dell’interno Pisanu, conteneva diverse disposizioni in materia di lotta al terrorismo internazionale, tra le quali due riguardavano specificamente Internet.
L’articolo 7 stabiliva, in primo luogo, la necessità per chiunque intendesse aprire un pubblico esercizio o un circolo privato di qualsiasi specie la cui esclusiva o prevalente attività consista nel mettere a disposizione del pubblico, dei clienti o dei soci apparecchi terminali utilizzabili per le comunicazioni, anche telematiche, oppure in cui siano installati più di tre apparecchi terminali, di chiederne la licenza al Questore.
Questi soggetti, poi, erano tenuti ad osservare particolari misure (individuate da un successivo decreto ministeriale):
- per il monitoraggio delle operazioni dell’utente e per l’archiviazione dei relativi dati, anche in deroga a quanto previsto dal comma 1 dell’articolo 122 e dal comma 3 dell’articolo 123 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196,
- per la preventiva acquisizione di dati anagrafici riportati su un documento di identità dei soggetti che utilizzano postazioni pubbliche non vigilate per comunicazioni telematiche ovvero punti di accesso ad Internet utilizzando tecnologia senza fili.
Le disposizioni del Decreto Pisanu relative al monitoraggio, all’archiviazione e all’identificazione erano già venute meno per espressa abrogazione attuata dal decreto legge 29 dicembre 2010, n. 225.
Quanto all’obbligo di licenza, invece, la scadenza originariamente previste (31 dicembre 2007) era stata annualmente prorogata, e ciò sino al 31 gennaio 2011. In dicembre, però, il Governo non ha inserito questa disposizione nel consueto Decreto Milleproroghe per cui, dal primo gennaio di quest’anno, è venuta meno anche questa anacronistica misura.
Dal primo Gennaio, quindi, non ci sono più vincoli normativi che impediscano il diffondersi anche nel nostro Paese della copertura wi-fi.