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Wi-Fi libero? Si, grazie (e sarebbe anche ora)

Da Blackzun

Wi-Fi libero? Si, grazie (e sarebbe anche ora)In ogni paese civile che si rispetti, il Wi-Fi libero nelle città è ormai una realtà consolidata. In Italia, ovviamente no. Per questo, L’Espresso ha iniziato una raccolta firme per liberalizzare la rete Wi-Fi in tutto il Belpaese.

Questo che segue è il testo che  il giornale propone:

Da cinque anni lo sviluppo di Internet in Italia è bloccato da una legge oscurantista e antistorica che impone una serie di obblighi burocratici ai pubblici esercizi che vogliono offrire l’accesso alla Rete senza fili. Tra questi, la richiesta di una speciale licenza al questore e l’identificazione degli utenti tramite documento d’identità.
Ciò ha costituito un gigantesco disincentivo a creare reti WiFi nel nostro Paese, che infatti è in fondo a tutte le classifiche europee per l’offerta e l’uso di Internet senza fili.
La norma – che non esiste in nessun Paese democratico – è stata varata come misura antiterrorismo nel 2005 dal ministro Giuseppe Pisanu, ma non risulta abbia mai prevenuto alcun attentato.
In compenso, è ed è stata una concausa primaria per il mancato sviluppo dell’innovazione digitale del nostro Paese.
Lo stesso ex ministro Pisanu, autore della legge, nel 2009 l’ha disconosciuta e ha dichiarato che va superata.
Centinaia di imprenditori, manager, blogger, giornalisti, docenti, esponenti politici di entrambi gli schieramenti e semplici cittadini chiedono da tempo che la norma sia abolita.
Eppure, nata come "transitoria" nel 2005, la legge che tarpa le ali al Web viene ogni anno rinnovata nel cosiddetto Decreto Milleproproghe votato poco prima di Natale.
Chiediamo quindi che nel 2010, prima delle consuete scadenze, il Governo proceda per decreto alla cancellazione della norma in questione (articolo 7 della legge n. 155 del 31 luglio 2005) e che – qualora questo non avvenisse – il Parlamento provveda ad abrogare il medesimo articolo.

Ovviamente quoto tutto quello che è stato scritto e ho firmato anche io questa petizione. Se sei anche tu interessato e sei d’accordo su quanto detto, FIRMA QUESTA PETIZIONE da mandare al nostro bellissimo Parlamento e ai nostri bei politici. Anche se servirà a poco, è già un qualcosa, no?

P.S. Grazie a Rudy Bandiera per la segnalazione


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