Il versante bresciano si presenta molto
piu’ montagnoso e impegnativo rispetto al suo dirimpettaio, anche se ci regala dei
panorami da urlo tra le vallate montane e sguardi sul lago!
La prima tappa
Limone-Tignale:25 km
di salita maledetta e interminabile in 6 ore di viaggio allucinante. Ci arriviamo da Brenzone, via Malcesine e da ingenui mica ci immaginavamo di capitare in un
girone infernale del cicloviaggiatore. Si comincia verso l’ora di pranzo con una salita impossibile: 5 km al. 16%.. la giornata assume i contorni prima della commedia poi della tragedia, ma con finale tragicomico. Dopo averci messo 2,5 ore a scollinare, nei pressi di un bar abbiamo una foratura che ci fa penare, risolta solo graziel
all’incredibile aiuto di una calzolaio che ci aiuta a costruire la pezza per la camera d’aria e ripartire. Quello che non sapevamo e’ di aver di fronte ancora unla
serie infinita di saliscendi con martoriare gambe gia’ provate e con una meta trasformatasi in miraggio.
All’ennesimo e faticosissimo scollinamento senza che la meta si avvicinasse, ci
accasciamo a bordo strada
cominciando a dubitare che saremo mai arrivati! ma qui il destino o l
a dea dei viaggiatori ci e’ venuta in soccorso sotto forma di Apecar. Il ragazzo che lo guida si impietosisce e
carica noi e le nostre bici evitandoci le ultime 8 salite e salvandoci da una notte in tenda nel bosco!Arriviamo stravolti, sudati e doloranti a Tignale dove crolliamo sfiniti.
La seconda tappa:
Gargnano, Salo’, Desenzano
Ci lanciamo in una discesa che dall’ interno ci riporta verso un lungolago fatto di
gallerie scavate nelle montagne e di localita’ balneari.
Qui i porticcioli veneziani lasciano il posto a palazzi e villette del primo 900 in stile liberty lungo una costa in continuo salire e scendere. Mente fatichiamo in bicicletta mi accorgo di una sovrabbondanza di
ville e di parchi legati alla Repubblica Sociale di Salo’che non mi appassiona.
Molto piu’ interessante la citta’ di Salo’, localita’ affollatissima dagli onnipresenti tedeschi e olandesi, con
un lungolago lunghissimo e fiorito. Graziosa senza essere kitch, la cittadina di
Salo‘ offre degli squarci interessanti a chi non e’ interessato alla tintarella. I balconi fioriti le donano un
aspetto gentile e curato, valorizzando i palazzi storici lasciando impresso nella mente un ricordo positivo di se stessa.
Un ringraziamento complice a Massimo compagno di viaggio;un abbraccione forte e un ringraziamento immenso e caloroso a Ricky, Lorena, Cristina, Fabrizio e Denis per l’ospitalità, la generosità,le risate e le chiacchere.
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