“Gli sms dopo le undici di sera che dicono: “dove sei?”, che significano molto di più di quello che dicono”.
Francesco Piccolo, Momenti di trascurabile felicità
Le storie d’amore degli altri ci sembrano sempre più belle della nostra, notiamo in loro qualcosa di magico, di straziantemente romantico, che noi non abbiamo. Guardando le altre coppie non facciamo altro che pensare a frasi stupide come “io non sono mai stata guardata come lui guarda lei”, oppure “non mi ha mai portata a fare un weekend romantico in Toscana, vuol dire che non mi ama come lui ama lei” e altre sciocchezze simili. Nemmeno un De Beers da 4.00 carati sarebbe in grado di distoglierci dall’idea che i fidanzati delle altre donne sono tutti molto più galanti, innamorati e disposti a spendere soldi in regali del nostro. Fortunatamente, a cadenza trentennale i media ci propongono un evento che ha la capacità assoluta di trasformare in squallido escremento tutte le relazioni amorose che ci circondano e che riteniamo così straordinariamente speciali: un matrimonio reale inglese. Il matrimonio reale inglese è l’evento mediatico più seguito in assoluto, tutto il mondo si ferma davanti alla televisione, qualunque cosa stia facendo in quel momento. E tutte le donne del mondo, dinanzi ad una tale favola, mentre i due fortunati di sangue blu sono impegnati a scambiarsi promesse di amore eterno, è in grado di litigare con il rispettivo partner accusandolo di non essere abbastanza “principesco” o abbastanza “fiabesco”, di non averle mai portate al cinema in carrozza o di non conoscere 1900 amici da invitare al proprio matrimonio. E’ così. E’ stato così per Carlo e Diana e sarà stato sicuramente così nel caso di William e Kate. Le faccende private dei reali inglesi a noi italiani piacciono molto, forse perchè in teoria il nostro corrispondente italico dovrebbero essere i Savoia che di romantico non hanno nulla tranne la moglie francese di Emanuele Filiberto; peccato che quest’ultimo dopo la pubblicità dei sottaceti e la partecipazione a Sanremo abbia ucciso in noi ogni tipo di emozione. E’ inutile, pensare ad un principe che si sposa farebbe diventare sentimentale anche il più scettico dei cavernicoli, soprattutto se la sposa in questione è una che la corona se l’è davvero sudata. Ma come, dopo essere stata scaricata davanti al mondo intero, lei come una leonessa si rialza e mette in pratica la tecnica “L’hai voluto tu”? Per chi non lo sapesse, la tecnica de “L’hai voluto tu”, attuata dopo essere state lasciate, consiste nel farsi vedere in giro per locali da ballo splendide splendenti con abiti succinti e sorrisi smaglianti, in modo da far arrivare al diretto interessato un messaggio che faccia intendere che si è perfettamente in grado di vivere bene anche senza la sua reale presenza a fianco. Colpito e affondato. Il principe torna a reclamare le sue grazie dopo neanche un anno, le regala l’anello della madre e la sposa. Molti l’hanno definita “falsa e costruita”, altri “interessata solo ad arrivare a Buckingham Palace“. Io la trovo semplicemente in gamba, una vera donna che ha saputo mette in pratica una delle tante teorie, astuzie, regole per vivere felici che ci ostiniamo a leggere su Donna Moderna: riprenditi quello che è tuo in dieci piccole mosse. E’ sveglia, Kate, sapeva di conoscere il suo pollo e non si è lasciata scoraggiare dalle pallide motivazioni che William le ha fornito a giustificazione della rottura. Come dire quindi: se l’amore è vero, non c’è pausa di rilfessione, esercito, nonna Elizabeth un po’ ingombrante che tenga. E’ opportuno però spezzare una lancia a favore anche del bel principe: dopo la tragica esperienza della madre, sposa ventenne eccessivamente colma di romanticismo e sogni fiabeschi, tradita dal marito con una che viene continuamente scambiata per uno dei cavalli di corte e per ultimo vittima di un “presunto” incidente stradale a 37 anni, non si è lasciato minimamente influenzare da tutto questo, ne ha preso le dovute distanze e ha intrapreso in autonomia il suo percorso. A quanto pare, deve proprio aver fatto tesoro del consiglio di Diana: “se nella vita trovi una persona che ami devi tenerti stretto quell’amore”.Anche i ricchi piangono quindi, o hanno pianto? Certezze non ne ho, tranne una: anche i ricchi reali, per scaricare una ragazza senza vere motivazioni, utilizzano la scusa universalmente banale della “pausa di riflessione”.
Alla faccia della normalità.