William McNamara: dal Texas un'altra perla rara

Dopo aver parlato di William Zabka, Peter Barton e Maxwell Caulfield , torno ad occuparmi di un altro "svisto d'attore": rubrica ormai divenuta un piacevole appuntamento del blog. 
Pure il tizio di cui parlo oggi viene da Dallas! Che aria mai tirerà nel Texas, terra nella quale crescono delle simili pannocchie? Che aria non saprei, ma di certo so cosa tira da un'altra parte ...Dopo fenomeni sudisti come Jensen Ackles, Jared Padalecki, Chace Crawford e molti altri texani - la lista di attori sarebbe più lunga di quella d'attesa per una tac - ecco che anni prima rispetto alla loro "venuta" (e anche alla nostra) ci fu un altro sperone che lasciò un importante solco sul piccolo (e talvolta anche grande) schermo: quello di William McNamara.

 
Annata 1965, agli inizi della carriera, Billy - per gli amici - si fece un bel viaggetto nella nostra patria. Dario Argento lo aspettava al teatro regio di Parma. "Per farlo cantare?" vi chiederete voi. Andiamoci piano ragazzi! Non tutti gli uccelli, per quanto dotati (di belle piume) sanno fischiare le arie della Turandot. Tanto più che sulla scena c'era più un clima da Macbeth. No. Argento aveva tutt'altro piano: farlo a pezzettini dopo una mancata trombata con la protagonsita del film. Ora, capisco che nel cinema argentiano è difficile arrivare a compiere indenni  '90 minuti di recitazione ma negare a uno che sta per essere ucciso anche di fare prima un po' di sesso è come privare il condannato a morte dell'ultima sigaretta o impedire la chiamata dell'avvocato a chi sta per essere sbattuto dentro. Insomma, McNamara viene rispedito a casa in una bara. Correva l'anno 1987 e il misfatto si chiamava "Opera".
Si astengano i vegetariani ...
 
Capito che la vita è breve, McNamara si fidanza con la pupa di "Baywatch" Erika Eleniak, anche lei apparentemente sparita da un bel po' di lustri a questa parte, insieme al loro rapporto. Galeotti furono "Una bionda sotto scorta" (1994) e la divisa da marinaio indossata da William appunto per scortare lei. Inutile dire che la bionda (ossigenata) era la Eleniak, no? Capito anche che forte è il rischio di finire di nuovo come la carne Manzotin, McNamara decide che per non sparire più dall'inquadratura prima che arrivi il secondo tempo è necessario che sia lui a fare a fettine gli altri.Ed è con notevole successo che dà vita al terribile serial killer di "Copycat" (1995), film nel quale fa diventare matta la criminologa affetta da agorafobia - Sigourney Weaver - sfidandola a fermarlo nella sua smania di ripetere le gesta dei delinquenti più famosi della storia del crimine. Una lotta sicuramente impari, considerando l'handicap invalidante della donna.

Darà poi del filo da torcere anche a Donald Sutherland in "Uno sconosciuto in casa" (1997) vicena nella quale il suo piano sarà quello di portare scompiglio nella famiglia del suo nuovo partner in affari con un preciso scopo vendicativo che affonda le sue radici nella prima adolescenza.McNamara diventa un abitueè di ruoli controversie di ruoli comici, alternati con sapiente dosaggio. Ammucchia nel suo curriculum tutta una serie di Tv movie tratti anche da storie di cronaca nera come "Il freddo cuore di Chris" (1992) dove interpreta un ragazzo sospettato della morte del patrigno a fini di rapina durante un'incursione notturna in casa. Prende anche parte a serie televisive come "New York Police Department" e quella tratta dal kinghiano "Incubi&Deliri". Ma il ritorno sul grande schermo sembra non avvenire più. Essere passati per le grinfie del nostro maestro Dario gli ha per lo meno insegnato a come sopravvievre nella fitta savana dei ruoli televisivi - nei quali Billy è tuttora prolifico - ma anche ad invecchiare facendo un bello sgambetto alla corsa degli anni. Si può proprio dire che McNamara è come il buon Bourbon delle sue parti: migliora con il passare del tempo. Ma chi l'ha svisto più?