William Stanley Merwin
Nato a New York il 30 settembre 1927, è considerato uno dei più grandi poeti americani contemporanei. E’ anche drammaturgo e traduttore. Buddista praticante. Ha pubblicato più di 20 raccolte di poesie. La prima A Mask for Janus uscì nel 1952 e fu scelta da W.H. Auden per il Yale Younger Poets Prize. Ha ricevuto molti prestigiosi premi, tra i quali per ben due volte il Pulitzer (nel 1971 e nel 2009), e nel 2013 è stato il primo vincitore del Premio Letterario polacco “Zbigniew Herbert”. Tra l’altro ha tradotto il Purgatorio di Dante, i drammi di Euripide e di Lorca, poesie di Neruda e Mandel’stam.
Vive serenamente in una ex piantagione di ananas di diciotto acri, in cima al vulcano spento Haleakala, sulla costa nord-est dell’isola di Maui (Hawaii), dove si batte per la difesa delle foreste pluviali.
Ho scoperto questo straordinario poeta per caso, perché tra gli altri lo ha tradotto in polacco Czesław Miłosz, e lo considero davvero un caso fortunato.
Ecco alcune sue poesie nella mia versione.
Distacco
La tua assenza è passata attraverso me
Come il filo attraverso l’ago.
Tutto ciò che faccio è cucito col suo colore.
(1963)
Isole
Ovunque io guardi tu sei le isole
una costellazione di fiori che respira sul mare
isole montuose con fitte foreste fragranti
i fuochi sull’oceano lucente
il fuoco alla radice
tutta la vita volevo toccare la tua caviglia
correndo verso la sua riva
mi ormeggio a te
io ascolto
io ti vedo tra le le immobili foglie
stagno tra le rocce ti guardano
il sole la luna e le stelle
le cascate dell’isola e i loro echi
sono la tua voce le tue spalle tutta te stessa
e ti giri verso di me coi piedi bagnati di foschia
i fiori gli uccelli i colori
sono il tuo respiro
i fiori volutamente profumano di te
gli uccelli fanno le loro piume
non per volare ma per
sentire il tuo corpo
(1982)
Nell’anniversario della mia morte
Ogni anno senza saperlo ho trascorso questo giorno
Quando mi saluteranno gli ultimi fuochi
E il silenzio allontanerà
L’instancabile viaggiatore
Come un raggio di stella priva di luce
Allora non mi sentirò più
In vita come in un abito non mio
Stupito della terra
E dell’amore di una donna
E dell’impudenza degli uomini
Come oggi che scrivo dopo tre giorni di pioggia
Che sento cantare uno scricciolo e cessare lo scroscio
E che non so dove andare
(1993)
Alla luce di settembre
Quando tu sei già qui
sembri essere soltanto
un nome che parla di te
che tu sia presente o no
e per ora sembra come se
tu fossi ancora estate
ancora la nostra intima
estate senza fine
coi suoi riflessi
bronzei nei freschi mattini
e i tardi petali gialli
del verbasco che oscillano
sui gambi piegati
sulle loro ombre interrotte
lungo il suolo spaccato
ma tutti loro sanno
che sei arrivato
le cime dei semi di salvia
gli uccelli sussurranti
non c’è modo di nasconderti
per scoprirti più tardi
tu
che voli con loro
tu che non sei né
prima né dopo
tu che arrivi
con le prugne blu
cadute nella notte
perfetta nella rugiada (2005)
Buonanotte
Dormi dolcemente mio vecchio amore
mia bellezza nel buio
la notte è un sogno che abbiamo
come tu sai come tu sai
la notte è un sogno lo sai
un vecchio amore nel buio
intorno a te quando vai
senza fine come tu sai
nella notte dove tu vai
dormi dolcemente mio vecchio amore
senza fine nel buio
nell’amore che tu sai
(2008)
(C) by Paolo Statuti