Il primo singolo “At the indie disco” è, lo suggerisce anche il titolo, uno degli inni indie dell’annata in corso. Qui Neil cita i nomi immancabili per una serata in una discoteca indie che si rispetti: Morrissey, Pixies, Stone Roses, My Bloody Valentines, Cure, Blur, Wannadies e le canzoni Tainted Love e Blue Monday.
Che poi non c’è veramente niente da buttare, qui dentro. Ogni canzone è una goduria da scoprire con una sua particolarità, come “Island Life”, duetto paradisiaco con la cantante irlandese Cathy Davey che potrebbe essere la colonna sonora perfetta per un soggiorno su un’isola (a patto che non sia quella di Lost), il melodramma-carillon di “When A Man Cries”, il falsetto folle tenuto per 30 secondi di “Can you stand upon a leg”, fino al ritornello spudoratamente da pub di “I Like” e alla sorprendente “Ya Sumeera”.L’ascolto di questo disco per noi amanti del pop britannico è paragonabile al trovare il biglietto per visitare La fabbrica di cioccolato per un amante dei dolci. E Neil Hannon è il nostro Willy Wonka.(voto 8)
The Divine Comedy “Bang Goes The Knighthood”Potete trovare il disco (consigliatissimo) QUI