Magazine Cinema
Lo stesso giocatore spara di nuovo (Same Player Shoots Again), cortometraggio (1968)
Ciak film (Klappenfilm), coregia di Gerhard Theuring, cortometraggio (1968)
Victor I, cortometraggio (1968)
Film sulla polizia (Polizeifilm), cortometraggio per la TV (1969)
Tre LP americani (Drei Amerikanische LP's), cortometraggio per la TV (1969)
Estate in città (Summer in the city) (1970)
Prima del calcio di rigore (Die Angst des Tormanns beim Elfmeter) (1972)
La lettera scarlatta (Der Scharlachrote Buchstabe) (1973)
Alice nelle città (Alice in den Städten) (1973)
Falso movimento (Falsche Bewegung) (1975)
Nel corso del tempo (Im Lauf der Zeit) (1976)
L'amico americano (Der amerikanische Freund) (1977)
Lampi sull'acqua - Nick's movie (Lighting over water) (1980)
Hammett (1982)
Chambre 666, mediometraggio per la TV (1982)
Lo stato delle cose (Der Stand der Dinge) (1982)
Paris, Texas (1984) Reverse Angle, cortometraggio per la TV (1985)
Tokyo-Ga (1985) - 3,5/5
Il cielo sopra Berlino (Der Himmel über Berlin) (1987)
Appunti di viaggio su moda e città (Aufzeichnungen zu Kleidern und Städten), documentario (1989) Fino alla fine del mondo (Bis ans Ende der Welt) (1991)
Così lontano, così vicino (In weiter Ferne, so nah!) (1993)
Arisha (Arisha, der Bär und der steinerne Ring) (1993)
Al di là delle nuvole, coregia con Michelangelo Antonioni, (1994)
Lisbon story (1994)
I fratelli Skladanowsky (Die Gebrüder Skladanowsky) (1996)
Crimini invisibili (The End of Violence) (1997)
Buena Vista Social Club, documentario, (1999)
The Million Dollar Hotel (2000)
Viel passiert, documentario (2002)
Ten Minutes Older: The Trumpet, episodio Twelve Miles to Trona (2002)
L'anima di un uomo (The Soul of a Man), documentario, (2003)
La terra dell'abbondanza (Land of Plenty) (2004)
Musica Cubana, seguito di Buena Vista Social Club (2004)
Non bussare alla mia porta (Don't Come Knocking) (2005)
Chacun son cinéma - episodio War in Peace Invisibles, episodio Invisibles Crimes (2007)
Palermo Shooting (2008)
Il Volo, cortometraggio (2009)
If Buildings Could Talk, cortometraggio (2010)
Pina (2011)
Wenders (1945) è uno dei principali esponenti del Nuovo Cinema Tedesco.
Tokyo-Ga
USA/RFT 1985 - documentario - 92min.
Resoconto della permanenza di qualche giorno di Wenders a Tokyo nel 1983, con l'intento di studiare la città del suo regista preferito, Yasujiro Ozu, per capire quanto sia rimasto del mondo raccontato dal grande maestro, morto esattamente vent'anni prima, che ha fatto incidere sulla sua lapide solamente l'ideogramma cinese無 (pronunciato "mu" in giapponese), ovvero "il nulla".
Un film esclusivamente per cinefili e per amanti di Ozu, specie per le lunghe interviste al suo operatore e direttore della fotografia Yuharu Atsuta (fra i due il legame era tale che Atsuta non ha praticamente più lavorato dopo la morte del regista) e l'attore di molti suoi film Chishû Ryû. Wenders, stupito ed ipnotizzato dalla caoticità delle moderne architetture della città (che ben si sposano con la colonna sonora jazz di Laurent Petitgand), mostra alcuni aspetti della società metropolitana giapponese poco conosciuti allora in Occidente, ma che grazie a questo documentario sono entrati nell'immaginario comune e forse hanno contribuito alla visione pregiudiziale dei giapponesi che spesso si ha qui, ovvero automi che lavorano di giorno e si rimbambiscono di notte con le luci al neon e le sale di pachinko (il noto gioco d'azzardo con le biglie di metallo). L'impressione è che non sia rimasto niente di quella società raccontata da Ozu, peraltro in disgregazione già da allora, come mostrato ad esempio nel suo capolavoro Viaggio a Tokyo (qui ripreso nel suo incipit e nella sua chiusura, che aprono e chiudono il documentario), avente per oggetto la dissoluzione dell'istituzione familiare. Wenders sembra ritrovare echi di quel rigore quasi sacrale della messinscena di Ozu, della calma ascetica dei suoi film (impregnati però di tristezza e fortissime emozioni trattenute all'interno dei personaggi) solo nel cimitero ove è sepolto (nel complesso del tempio di Engaku, vicino a Tokyo). Qui il devoto ed anziano Chishû Ryû rende omaggio alla tomba del maestro, evocando rituali antichi e mondi ormai scomparsi.
Gli estimatori del regista Werner Herzog possono godere di una sua comparsata.
Voto: 3,5/5
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