E' tempo di fusioni e non sto parlando di quelle tecniche fighe con cui si univano due combattenti in Dragonball ma di vere e proprie dimostrazioni del vecchio adagio: l'unione fa la forza.
Il colosso cinese Hutchison Whampoa e VimpelCom, che controllano rispettivamente 3 Italia e Wind, hanno raggiunto un accordo di massima che porterà entro tre mesi alla nascita di una sola telcom con oltre 30 milioni di utenti e un fatturato stimato di oltre 6 miliardi di euro. A capo di questo capodoglio finanziario ci sarà, molto probabilmente, l'attuale amministratore delegato di Wind Maximo Ibarra.
Cosa cambia per il consumatore con la fusione tra Wind e 3 Italia?
Cambia l'offerta perchè cambia il segmento di mercato che così consisterà solo in tre grandi operatori (TIM, Vodafone e, appunto Wind + 3 Italia) cosicchè l'utente finale si troverà di fronte meno offerte e ad un prezzo che andrà ad allinearsi con quello dei competitor. Tra questi TIM sarà quella che potrà beneficiarne di più viste le difficoltà dell'ultimo periodo.
Se i grandi colossi come Wind e 3 Italia si fondono per motivi puramente finanziari ciò non vuol dire che l'impatto sul pubblico sia per forza negativo ma neanche il contrario poichè le linee guida del nuovo gruppo sono ancora da definire. Ciò però non può che far nascere preoccupazioni nei clienti di Wind e 3 Italia.