Dopo la conferenza BUILD sono state rese pubbliche le prime novità tangibili che riguardano il successore di Windows 7. Una delle novità più interessanti riguarda la possibilità di fare girare questo sistema operativo anche su architetture ARM.
I processori basati su ARM si trovano solitamente in dispositivi di tipo embedded. Ma possedendo un’architettura più semplice rispetto a quelle di Intel e AMD richiede capacità energetiche decisamente basse tant’è che un portatile basato su tale architettura vedrebbe allungata la durata della batteria fino a 15 ore!
Microsoft sta puntando, anche grazie alla nuova interfaccia, ai dispositivi portatili. Questo potrebbe portare allo sviluppo e alla diffusione di nuovi device basati su ARM.
A quanto pare però, per quanto riguarda i dispositivi ARM, non ci sarà alcuna retrocompatibilità con le applicazioni x86 che attualmente girano su Windows 7. Ciò rompe, per certi versi, la promessa fatta precedentemente di mantenere la totale compatibilità delle applicazioni comuni su Windows 8. Questo di conseguenza porterà alla riscrittura di molte applicazioni per tale piattaforma.
Microsoft pochi mesi fa, dopo aver pubblicamente criticato la Intel per aver, giustamente, fatto notare che le attuali applicazioni per x86 non avrebbero funzionato su ARM adesso giustifica la propria scelta (data dal fatto che ovviamente intende conquistare la fetta di mercato data da tali dispositivi) affermando che non solo avremo computer con capacità energetiche decisamente più elevate ma inoltre ciò aprirà un nuovo mercato di software esplicitamente creati per ARM.
Cosa ne pensate?