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Wings di Aprilynne Pike

Creato il 18 novembre 2010 da Nasreen @SognandoLeggend

Aprilynne Pike;

Wings di Aprilynne PikeAprilynne Pike è nata a Salt Lake City, nello Utah, ed è cresciuta tra l’Arizona e l’Idaho. Nella vita ha fatto di tutto: attrice, cantante, cameriera, levatrice, studentessa di scrittura creativa. Ma soprattutto è sempre stata, fin da piccola, appassionata di storie di fate, era una bambina dotata di grande immaginazione. Laureatasi in scrittura creativa presso il Lewis-Clark State College di Lewiston, in Idaho, vive in Arizona con il marito e i tre figli. Quando non scrive, Aprilynne è solita andare in palestra, ama cantare, recitare, leggere e lavorare come educatrice al parto per le mamme in gravidanza

Wings, il suo romanzo d’esordio, è il primo di una serie di quattro. A questo primo titolo seguirà  Spells (2010) e poi Enchantments (2011). Il romanzo d’esordio di Aprilynne Pike, Wings, uscito a maggio 2009, è presto diventato un best-seller, primo in classifica negli Stati Uniti, e ha ricevuto la benedizione di Stephanie Meyer, autrice della serie Twilight. In Italia il lancio di Wings è avvenuto a marzo 2010, con il gruppo musicale fantasy delle Yavanna che ha preso parte alla presentazione del libro. Inoltre, la Disney sta pensando di realizzare nel 2011 un film su Wings con Miley Cyrus nel ruolo di Laurel. Il successo di Wings ha spinto la Pike a scrivere Spells, seguito di Wings, uscito nel 2010 a un anno esatto dal primo romanzo.

 

Saga;

1. Wings (isbn:9788820048235)

2. Spells

3. Inedito

4. Inedito

 

Wings di Aprilynne PikeTitolo: Wings
Autore: Aprilynne Pike
Serie: Saga (per il momento senza nome), 1
Edito da: Sperling & Kupfer 
Prezzo: 18,90€ (12,66€ scontato su IBS)
Genere: Young Fantasy, Fate, Magia
Pagine: 311 pg.
Voto: Wings di Aprilynne Pike

 

Trama: Laurel è una ragazzina particolare: capelli dorati, carnagione chiarrissima, non mangia quasi niente, se non frutta e verdura. Un giorno, Ie succede qualcosa di molto strano: dalla sua schiena spuntano un paio di ali, leggere come petali di fiori. L’unica persona a cui osa confessare questa segreto è il suo compagno di scuola David, che ha un debole per lei e che, grazie alla propria passione per le scienze naturali, l’aiuterà a fare luce su ciò che le sta succedendo. Ma proprio mentre l’amicizia tra i due si trasforma in qualcosa di più profondo e intimo, Laurel incontra Tamani, un misterioso e affascinante ragazzo che esercita su di lei un fascino irresistibile e che le rivela una verità sconvolgente. Inizia così la saga di Laurel, sospesa tra il mondo degli umani e quello delle fate, e divisa tra due amori che la attraggono in direzioni opposte: uno terreno e l’altro immortale…

 

Citazione:

“Cosa c’è di così buffo?”
“Scusa”, le rispose arrossendo di nuovo. “È che hai un sapore dolce.”
“Cosa vuol dire dolce?”
Lui si lecco di nuovo le labbra. “Sai di miele.”
“Di miele?”
“Pensavo di impazzire quel giorno… be’, sai di quale giorno parlo. Ma oggi è stato lo stesso. La tua bocca è dolcisima. Non è proprio miele, è come… nettare. In effetti ha più senso se ci pensi.”
“Fantastico. Ora mi toccherà spiegarlo a tutti quelli che bacerò per il resto della mia vita, a meno che il fortunato non sia sempre tu o… un’altra fata.”
Stava per dire Tamani e le sue dita volarono all’anello che portava al collo.
“Allora non baciare nessuno a parte me.”

 

Opinione Personale: Wings di Aprilynne Pike è stato uno dei primi libri, in Italia, ad aprire la nuova Era delle “Fate”. Dopo il VampBoom e gli Angeli&Demoni, ora sono arrivate la Fate nelle nostre librerie e, per quanto possibile, è di per sé un argomento abbastanza nuovo da coinvolgere e incuriosire il lettore a priori. O quantomeno un lettore proveniente dalle gotiche tinte della vamp mania vecchio stile, lasciamo da parte il roseo fenomeno Twilight per un po’.

Wings è un romanzo per giovani adulti – Young Adult –  fresco, senza troppe pretese ma abbastanza originale da coinvolgere il lettore pagina dopo pagina senza però sfruttare la tensione emotiva derivante da una scelta difficile, dall’attesa di un evento o qualunque altro espediente in genere sfruttato in questi casi. In questo caso l’autrice è stata in grado di catturare l’attenzione del pubblico femminile con uno stile calmo, dolce e molto evocativo; sembra quasi di star leggendo una favola.

L’inizio può apparire quasi scontato con questa bellissima, biondissima e magrissima ragazza. Lei, eterea e perfetta, non ha bisogno neppure di lavarsi i capelli, è semplicemente perfetta nel suo mangiare solo frutta e verdura. Tante piccole manie che la rendono speciale? Strana? Anormale? Finta? Una MerySue? Non lo sappiamo però non è “odio a prima riga” come spesso accade, la tolleriamo e sentiamo che c’è dell’altro.

L’amico, David, l’ama. E’ palese perfino per noi che l’abbiamo appena conosciuti ma oltre a questo non andiamo, ci aspettiamo semplicemente il solito triangolo amoroso con tutte le tragedie greche che ne conseguono. Il triangolo ci sarà, in un certo senso, ma nessuna tragedia in vista. Strano, vero, ma anche in questo caso l’autrice predilige sensazioni positive, calme e posate a quelle travolgenti della gelosia e della rabbia che in genere vengono esaltate in questi casi.

Come avevamo intuito Laurel è molto più di quel  che sembra: le spuntano un paio d’ali che ali non sembrano e che non la fanno volare. La ragazza non capisce, si spaventa e chiede aiuto al suo amico David. Alla fine non sembrano esserci dubbi, è una fata. Non è alta 50 cm e non svolazza qua e la con un tutù rosa ma è innegabilmente una fata ed è proprio questa sua natura, manifestatasi concretamente solamente dopo il suo compleanno, che riesce a spiegare tante stranezze del suo passato.

I personaggi, tutti senza eccezioni, sono ben costruiti e resi al meglio grazie, forse, da una traduzione per una volta all’altezza della situazione. Laurel è ben resa con quella sua aria delicata e flessibile, come un fiore; Tatami fiero e un po’ guardingo e David dolce, simpatico ma coraggioso forte del suo sapere.

Bello nella sua semplicità, delicatezza e dolcezza. Una lettura che ti prende e ti porta con tranquillità verso un finale che attendi ma non agogni, un romanzo che rilassa e ti culla in un ambientazione familiare che ti permette di assaporare la trama senza dover tenere a mente nomi impossibili, città sperdute, montagne e cattivi invisibili.

Forse un po’ tropo fanciullesco ma se non altro lontano dal solito bello impossibile che finisce per innamorarsi della solita umana imbranata. Unico neo negativo? Troppo tempo fra un libro e l’altro della serie, si perde la magia anche se, come già detto, la semplicità di nomi e città permette di rievocare immediatamente alla mente a grandi linee il romanzo prima di poter leggere il successivo.


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