Wisconsin’s Mr.Basketball torna alla post season

Creato il 29 aprile 2012 da Basketcaffe @basketcaffe

Gli Utah Jazz hanno staccato l’ultimo biglietto disponibile per prender parte allo spettacolo dei Playoff 2012, e proprio questa sera sfideranno i San Antonio Spurs nel primo atto della serie.
E a ben vedere tale risultato (considerando anche il downsizing di bilancio ordinato dalla nuova proprietà) non era assolutamente scontato.
I mormoni in buona sostanza hanno guadagnato l’accesso ai playoff buttando fuori dalla top eight i Phoenix Suns capitanati da Steve Nash.
La coppia (o meglio terna) di lunghi di Utah, Paul Millsap, Derrick Favors e Al Jefferson ha permesso al team di Salt Lake City di dettare legge in pitturato.
A questi tre si deve aggiungere l’eccellente contributo di Gordon Hayward ma, sopratutto, un finale di stagione scoppiettante da parte di Devin Harris.

Il playmaker nativo del Wisconsin inizia la sua avventura in NBA sotto i migliori auspici: scelto con la quinta chiamata assoluta dai Washington Wizards e subito rigirato ai Dallas Mavericks nella trade che coinvolgerà Antwan Jamison e Christian Laettner (colui che vinse con i Black Devil una delle più emozionanti finali NCAA con un buzzer beatter contro Kentucky) reindirizzati nella capitale, più Jerry Stackhouse che si trasferì in Texas.
Per Harris è subito tempo di approdare nella lineup della squadra all’epoca allenata da Avery Johnson (che ritroverà a NJ) nell’era dei Mavs post Nash.

Il triennio 2004-2007 trascorso in Arizona frutterà ad Harris tre apparizioni ai playoff culminate con le Finals perse clamorosamente contro gli Heat, e soprattutto l’ancora più imprevedibile eliminazione al primo turno nell’anno successivo.
Ed è così che il 19 Febbraio 2008 Dallas mette in piedi una maxi trade che coinvolgerà in totale ben otto giocatori.
Harris, Keith Van Horn, Maurice Agger, Desagana Diop, Trenton Hassel e le future scelte dei draft 2008 e 2009 (Ryan Anderson e Jordan Crowford) prendono la via di New Jersey in cambio di Jason Kidd, Malik Allen e Antoine Wright.
E nel triennio a NJ, Harris produrrà medie interessanti (18 punti e 6 assist di media) che però lo terranno lontano dai playoff, a causa sopratutto del desolante livello tecnico della propria squadra.
Ma a causa del drastico ridimensionamento di bugdet da parte di Utah, Harris verrà coinvolto nella trade che porterà Deron Williams a NJ in cambio di Harris, il rookie Derrick Favors e di una futura prima scelta (rivelatasi poi Enes Kanter).
Per Harris questa trade è l’occasione per fare basket in una squadra non priva di motivazioni ed incaricata di sostituire al meglio coach Sloan e D-Will.
E sarà anche grazie al grande contributo di Harris nel finale di stagione (20 punti e 5 assist di media nelle ultime quattro partite contro Dallas, Portland, Orlando e Phoenix), confrontandosi con due giocatori come Kidd e Nash che hanno influenzato la sua carriera, che Utah inaugurerà gli imminenti playoffs contro i sorprendenti San Antonio Spurs del mago Gregg Popovich.


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