La scelta di questo doppio post è molto semplice: c'è sempre stata una sorta di "rivalità" tra le due testate. Erano tra le riviste più lette dagli adolescenti dell'epoca: esisteva letteralmente una competizione tra i fan dei due serie (ovvero i famosi PKers e le Witcher). Anche se diversi, di fondo ho sempre pensato che fossero "due facce della stessa medaglia": ovvero due grandi fumetti che stavano cambiando il panorama fumettistico! In poche parole è doveroso spendere un paio di righe commemorative per entrambe le opere...
Fatta l'introduzione possiamo partire con questa prima parte dedicata alle W.I.T.C.H.: iniziando mostrando la storica copertina del numero 1!
Togliamo subito un dubbio. Mi è capito molte volte di sentire persone che etichettavano l'opera con la seguente frase: "Ma di fondo, le W.I.T.C.H. sono palesemente ispirate a Sailor Moon..."
Indubbiamente il concetto base non era nulla di nuovo. Ma Elisabetta Gnome non volle di certo nasconderlo: dalle prime vignette ci fece capire quanto il fascino di Sailor Moon abbia ispirato la sua opera. Del resto è normale: chi negli anni '90 non è stato colpito dall'opera di Naoko Takeuchi? "Sailor Moon" è stata un onda travolgente per gli anni '90. Credo fortemente che anche le W.I.T.C.H. sono "figlie" di Sailor Moon: a tal punto che l'opera potrebbero benissimo essere considerato un Sentai Mono. Non sapete che cosa sia un Sentai Mono? I Sentai Mono (traducibile letteralmente come "Gruppo d'Attacco") è una sotto-categoria del genere manga Mahō Shōjo (traducibile letteralmente come "Ragazza Magica") dove le protagoniste sono un gruppo di eroine che combattono esseri malvagi pronti a conquistare la Terra. Del resto non accade tutto ciò in "W.I.T.C.H."?
Nel corso del fumetto e perfino nella serie animata, vediamo svariate citazioni a "Sailor Moon". Ad esempio in questa vignetta, tratta dal primo volume, vediamo un pupazzetto di con le fattezze fisiche Usagi.
Un immagine tratta dalla serie tv, dove vediamo benissimo Usagi con i suoi abiti tipici alla marinara.
Non potevano mancare nemmeno le trasformazioni con quel nudo "vedo-non-vedo".
L'elemento predominante delle "W.I.T.C.H." è il fantasy: che stava prendendo sempre più piede tra i ragazzi dell'epoca grazie al "Signore degli Anelli" ed "Harry Potter". Le cinque protagoniste vivono una doppia vita: normali adolescenti con i problemi di tutti i giorni sulla Terra, bellissime e potenti guardiane quando si trasformano. Non fatevi ingannare dalla parole "witch": perchè le cinque ragazze non sono delle streghe, ma sono letteralmente delle guardiane dai poteri magici provenienti dal proprio elemento. Il loro aspetto ricorda più delle fate (nota: questa parola mi fa venire in mente qualcosa... ne parleremo più tardi). Secondo alcune teorie trovabili su internet nelle "W.I.T.C.H." sono presenti elementi della religione Wicca. Ma personalmente, a parte il "coinvolgimento" dei dei cinque elementi, non vedo particolari riferimenti al neopaganesimo.Will Vandom
Il potere di Guardiana di Will è quello che "legare gli altri": oltre a far trasformare le altre guardiane, può chiudere i portali e creare le Gocce Astrali (sosia delle Guardiane). Inoltre è in grado di utilizzare l'Energia Pura: che gli permette di lanciare raggi elettrici, individuare il magico ed avere empatia con gli animali.
Anche lei crescerà molto nel corso della serie: riuscirà a far nascere un buon rapporto con la matrigna e il fratellastro più piccolo. Faràlo stesso anche con Cornelia, diventando definitivamente amiche abbandonando le divergenze.
Cornelia è la Guardiana della Terra: tutti i suoi poteri sono legati alla natura o agli elementi ad essa collegata. Ad esempio può creare valanghe e terremoti o semplicemente far ritornare alla vita la vegetazione.
Oltre ai 139 numeri, furono realizzati anche 14 numeri speciali. Un albo spillato delle "W.I.T.C.H." era composta da una storia (divisa in due parti) e svariate rubriche rivolta al pubblico femminile. Furono anche ristampate tre ristampe: ognuna diversa, che non conteneva alcuna rubrica.
In questi undici anni il fumetto è riuscito ad avere altri media, come: una serie animata, videogame, manga, libri, romanzi, romanzi grafici e manuali.
Nel 2004 arrivò la serie televisiva delle "W.I.T.C.H.". La serie venne prodotta dalla Disney Television Animation con la collaborazione della casa francese Sip Animation Paris. La serie mostrava piccole differenze che la discostava dal fumetto: mettendo delle modifiche grafiche e perfino aggiunta di personaggi (come il pestling Blunk). Nonostante gli ottimi ascolti, che amplificarono il successo del fumetto, si può notare che è un prodotto inferiore all'originale: si può giudicarlo di media qualità. La serie è composta da due stagioni, ma si può benissimo notare benissimo lo spunto per una terza serie purtroppo mai realizzata per ignoti motivi.
Nel 2005 arrivò anche il videogame per Game Boy Advance. La Disney Interactive creò un gioco che ricordava i vecchi platform per lo SNES. Anche se obsoleto, è piacevole per passare il tempo.
La Disney Manga in collaborazione con la Kadokawa Shoten pubblicò nel 2003 il manga delle "W.I.T.C.H.": diretto dalla mangaka Haruko Iidaa. Il manga fu composto da due volumetti che ricalcavano tutta la prima serie dell'arco fumettistico. Sono presenti piccole differenze con l'opera originale: come la presenza del cavallo Nagar. In Italia il manga venne pubblicato solo nel 2008.
Vorrei concludere questo post parlando delle mie impressioni personalii. Ricordo che quando uscirono le W.I.T.C.H. leggevo ancora Topolino, ma era nel periodo in cui mi stavo "stufando" e andavo in cerca di fumetti diversi. Come tutti i ragazzini dinanzi alla novità delle W.I.T.C.H. pensai che fosse un prodotto per "femmine" e lo bollai bocciandolo con immenso pregiudizio infantile. Ho ignorato questo fumetto fino a qualche anno fa. Mia sorella più piccola possedeva tutti i numeri della prima serie, perchè all'epoca venne attratta dal fenomeno fumettistico, ma adesso non avendo più spazio in casa voleva sbarazzarsene. Me li diede dicendomi di regalarli a qualcuno che ne avrebbe fatto buon uso. Avendoli in mano la curiosità mi assalì e inizia a leggere: notai anche il disegno di Alessandro Barbucci, uno degli artisti fumettistici che preferisco. Come potevo non leggerli?Divorai letteralmente tutti i volumi, leggendoli con immenso interesse. Capii il perchè del successo: le W.I.T.C.H. avevano saputo utilizzate tutte le formule per creare un fumetto che potesse coinvolgere i giovani di entrambi i sessi. E' vero che le W.I.T.C.H. erano lette da un pubblico prettamente femminile, ma anche quello maschile ne era attratto! Allo stesso tempo aveva quel qualcosa che nel periodo era originale: forse perchè aveva il marchio Disney, per la prima volta stavano osando con qualcosa di diverso. Oh forse perchè prima di parlare di magia, si parlava di adolescenti con problemi comuni: in modo che tutti i lettori ci si potessero rispecchiare.
Ciò non toglie che la serie nel guadagnare del tempo abbia guadagnato qualche difetto (altrimenti non sarebbe stata chiusa...). Tra una saga e l'altra ci sono dei vuoti narrativi che si colmano con la vita privata delle ragazze: si esagera finendo parlando solo della vita privata delle protagoniste, facendolo sembrare ad una telenovela. Per poi non parlare della mode: non è stato per nulla piacevole per una lettore storico degli anni '90 trovare, negli ultimi numeri, le rubriche dedicate a Justin Bieber. Lo stesso Barbucci anni dopo non riconosceva più il suo progetto originale...
Questa è stata la prima vignetta delle W.I.T.C.H. che mi ha colpito. Di fondo mi ha portato indietro all'infanzia, quando noi ragazzini ci vedevamo allo specchio e sognavamo di essere qualcun'altro :)
Apro una piccola parentesi. E dopo aver letto i primi volumi mi tornò alla mente un tarlo che di fondo avevo sempre avuto: ma le Winx non sono palesemente "ispirate" alle W.I.T.C.H.? Non urlo la parola "plagio" perchè altrimenti dovrei rimangiarmi il discorso fatto sopra con Sailor Moon. Ma pensandoci bene la serie "Winx Club" uscì alcuni anni dopo il fumetto delle "W.I.T.C.H.": di conseguenza si può dedurre che si cavalcò l'onda del marketing dell' "eroina fatata". Non c'è nient'altro di nuovo da aggiungere, ognuno è in grado di farsi due calcoli... Meglio chiuderla qui questa parentesi."Care Witchbloggers,
con il numero 4 di W.i.t.c.h. – Le Origini la nostra lunga avventura in edicola e sul sito si conclude, là dove era cominciata, con gli ultimi tre episodi della prima saga, che ha reso magica questa nostra avventura.
Finisce una storia fatta di fumetti, sospiri, passioni; una storia all'interno della quale tutti noi siamo cresciuti, in età e nel cuore. Una storia per alcuni aspetti irripetibile che, proprio perché tale, rimarrà incancellabile nella memoria di ciascuno di noi. E proprio custodirne i ricordi più belli sarà il nostro modo di incontrarsi ancora, perché' le storie belle sono eterne, resistono agli eventi dei tempi e, a dispetto di tutto, trovano modi nuovi per tornare a farsi amare ancora...
Ci piace sognare che W.i.t.c.h. un giorno possa diventare un film, un musical, una nuova storia che voi, a vostra volta, racconterete ai vostri bambini... Perché' Will, Irma, Taranee, Cornelia e Hay Lin hanno rappresentato per noi e per voi le compagne migliori con le quali giocare a diventare grandi.
La magia delle loro avventure e il ricordo di ogni momento passato tra Heatherfield e Kandrakar saranno il luogo dove ognuna di noi potrà incontrarsi e sentirsi a casa, un altrove senza spazio e senza tempo in cui rifugiarsi ogni volta che ne sentiremo il bisogno.
Grazie per questi anni passati insieme, per le risate, le lacrime, i segreti e i sogni che avete voluto condividere: grazie per la vostra amicizia, per il vostro essere delle vere Witch!
Ma per sempre grazie a Will, Irma, Taranee, Cornelia, Hay Lin... Un pezzo di loro è in ognuno di noi.
La Redazione"
L'ultimo numero delle "W.I.T.C.H.", il famoso 139. Peccato che la copertina sia abbruttita dalle facce di Biebier e degli One Direction...