Il boss di Mercedes motorsport Toto Wolff a distanza di alcuni giorni è voluto tornare sulla rivalità dei suoi due piloti Nico Rosberg e Lewis Hamilton. Wolff ha scelto di fare il punto della situazione su ciò che sta succedendo all’interno del team Mercedes.
“Ci vogliono sempre diversi giorni per placare i piloti”, ha dichiarato Wolff. “Lewis è una persona molto sensibile e votato alla concorrenza. Per quanto riguarda Nico, so che è un pilota onesta e integro. Il nostro compito è quello di capire cosa vogliono i nostri piloti, proteggerli e assicurarci che diano il meglio”.
“Sono al top, la squadra è al top. Eppure sono due piloti molto diversi, hanno bisogno di cose diverse nel loro ambiente. Nico lo conosciamo da quattro anni e credo che ora capiamo meglio quello che vuole Lewis”.
Wolff ha messo in chiaro che verranno tollerati i giochetti psicologici, diversa invece la posizione del team nel caso in cui si arrivi a una situazione come quella che vissero Senna e Prost.
“Le dichiarazioni che abbiamo sentito e letto sono giochi tollerabili. Lewis ha detto che ha origini umili e che ha più voglia di vincere, ma penso che possiamo dire che Nico ha avuto un’enorme pressione nell’ottenere successo perché è figlio di un campione del mondo. Non puntiamo il dito contro uno o contro l’altro. Ognuno sta cercando di ottenere un vantaggio. Questo lo gestiamo”.
Wolff, Paddy Lowe e Niki Lauda gestiscono la situazione da punti di vista differenti, ognuno a modo suo.
“Ci avviciniamo alle cose da una diversa angolazione. Niki [Lauda] è molto importante, è una sorta di mentore per Lewis. Lewis ascolta Niki con molta attenzione, è un tre volte campione del mondo. Ognuno ha un ruolo diverso da svolgere”.
“Ci sono stati un sacco di paragoni sullo scenario Prost/Senna. Questa è una sorta di complimento per i nostri piloti, ma sinceramente credo che la nostra situazioni sia molto diversa. La nostra filosofia in Mercedes è quella di lasciare i nostri piloti liberi di combattere. Lasciamo i nostri bambini con i loro giocattoli… a meno che non li rompano. Questo può far diventare [la situazione] molto tesa, ma entrambi sanno che un incidente non verrebbe tollerato”.
“Da noi tutto è chiaro: i dati sono condivisi, i piloti hanno la stessa macchina e sono alla pari. Ci sono processi in atto per ogni cosa e a volte veniamo sfidati da nuove situazioni che si creano, ma non è il caso, dopo Monaco la priorità rimane la stessa… rispetto per la Mercedes che vince, indipendentemente dal pilota”.