Ammetto il mio debole per gli horror ambientati nell'Ottocento perciò quando mi sono trovata di fronte a questo remake ho veramente fatto i salti di gioia anche perchè si tratta di un film veramente molto bello.La vicenda vede come protagonista Lawrence Talbot, un giovane attore di successo discendente di una nobile famiglia inglese costretto a tornare nella sua vecchia magione a causa della prematura scomparsa di suo fratello Ben, fatto a pezzi da una misteriosa creatura. In breve tempo Lawrence si mette alla caccia del mostro ma viene morsicato da quest'ultimo. Da quel momento avviene in lui un cambiamento inquietante che si manifesta in modo plateale durante una notte di luna piena: l'uomo si trasforma in licantropo e inizia a splatterare molti rappresentanti della piccola e becera comunità del luogo, asserragliatisi presso la villa dei Talbot con l'intento di uccidere la bestia. Il giorno dopo Lawrence, stordito e ignaro di tutto, viene preso in consegna dalle forze dell'ordine (col beneplacito del padre John) che lo rinchiudono in manicomio per sottoporlo ad orribili torture volte a dimostrare la sua schizofrenia. Durante l'infernale soggiorno Lawrence riceve la visita di suo padre che gli rivela la propria identità di licantropo in quanto anche lui anni prima era stato ferito da un uomo lupo. Così ci viene rivelata l'identità dell'oscura presenza che per anni aveva massacrato gli uomini del villaggio, compresa la stessa madre di Lawrence e Ben. La sete di vendetta si impossessa così di Lawrence che una volta fuggito dal sanatorio si mette alla ricerca del padre per porre fine alla sua pericolosa esistenza.Avevo qualche dubbio sull'efficacia di Benicio del Toro nei panni di un uomo del XIX secolo e invece ammetto di esserne rimasta piacevolmente colpita. Solita prova di buon livello di Anthony Hopkins anche se sembra sempre che interpreti la stessa parte da disturbato mentale. L'unica donna del cast, Emily Blunt, svolge bene il ruolo di fanciulla svenevole di quei tempi con un unico piccolo sussulto sul finale. Bei paesaggi e ottima ricostruzione degli ambienti e della società del tempo.Trucco non tanto dissimile dall'Uomo Lupo di decenni fa e non è un complimento. Notevole solo la fase di trasformazione.Voto 7
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Ammetto il mio debole per gli horror ambientati nell'Ottocento perciò quando mi sono trovata di fronte a questo remake ho veramente fatto i salti di gioia anche perchè si tratta di un film veramente molto bello.La vicenda vede come protagonista Lawrence Talbot, un giovane attore di successo discendente di una nobile famiglia inglese costretto a tornare nella sua vecchia magione a causa della prematura scomparsa di suo fratello Ben, fatto a pezzi da una misteriosa creatura. In breve tempo Lawrence si mette alla caccia del mostro ma viene morsicato da quest'ultimo. Da quel momento avviene in lui un cambiamento inquietante che si manifesta in modo plateale durante una notte di luna piena: l'uomo si trasforma in licantropo e inizia a splatterare molti rappresentanti della piccola e becera comunità del luogo, asserragliatisi presso la villa dei Talbot con l'intento di uccidere la bestia. Il giorno dopo Lawrence, stordito e ignaro di tutto, viene preso in consegna dalle forze dell'ordine (col beneplacito del padre John) che lo rinchiudono in manicomio per sottoporlo ad orribili torture volte a dimostrare la sua schizofrenia. Durante l'infernale soggiorno Lawrence riceve la visita di suo padre che gli rivela la propria identità di licantropo in quanto anche lui anni prima era stato ferito da un uomo lupo. Così ci viene rivelata l'identità dell'oscura presenza che per anni aveva massacrato gli uomini del villaggio, compresa la stessa madre di Lawrence e Ben. La sete di vendetta si impossessa così di Lawrence che una volta fuggito dal sanatorio si mette alla ricerca del padre per porre fine alla sua pericolosa esistenza.Avevo qualche dubbio sull'efficacia di Benicio del Toro nei panni di un uomo del XIX secolo e invece ammetto di esserne rimasta piacevolmente colpita. Solita prova di buon livello di Anthony Hopkins anche se sembra sempre che interpreti la stessa parte da disturbato mentale. L'unica donna del cast, Emily Blunt, svolge bene il ruolo di fanciulla svenevole di quei tempi con un unico piccolo sussulto sul finale. Bei paesaggi e ottima ricostruzione degli ambienti e della società del tempo.Trucco non tanto dissimile dall'Uomo Lupo di decenni fa e non è un complimento. Notevole solo la fase di trasformazione.Voto 7
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